Al via sabato 23 marzo presso l’Associazione Culturale Il Paracadute di Icaro del Galluzzo, “Match” è un nuovo ciclo di eventi fiorentini, nato da un’idea di Francesco Perissi, Damiano Meacci e Marina Giaccio che ne ha curato il logo. Abbiamo raggiunto i tre curatori per levarci qualche curiosità a riguardo
Cos’è “Match”? Potete spiegarcelo?
“Match” è un incontro tra musicisti, un momento di scambio sonoro, di confronto e di condivisione in cui, a prescindere dallo stile del singolo performer, si ricerca un dialogo tra diverse sensibilità attraverso l’improvvisazione. Abbiamo deciso di battezzare questa idea col nome “match” perché ci piaceva l’ambivalenza di questo termine inglese che indica sia confronto agonistico, sia compatibilità: l’obiettivo era quello di sottolineare come attraverso una sana competizione si possa generare un confronto creativo tra le parti .
Come vi è venuta questa idea?
L’idea è nata dall’esigenza di creare a Firenze uno spazio di incontro per musicisti e per persone interessate all’improvvisazione. Non è un’idea completamente originale, ma un progetto che prende ispirazione da altre esperienze di questo genere. Senza andare a scomodare esempi storici, esiste un format importato qualche anno fa in Italia da Francesco Zedde chiamato “Discomfort Dispatch” che ha visto il suo diffondersi in tutta la penisola con altissimo interesse.
“Match” non si può considerare una riproduzione dello stesso format, poiché inserisce alcune variazioni sostanziali: l’idea di far suonare insieme musicisti di vario genere attraverso l’improvvisazione favorendo maggiormente l’interazione e l’ascolto.
Se nel “Discomfort Dispatch” le coppie di musicisti sono decise dall’organizzatore, in “match” la sequenza degli improvvisatori è scelta casualmente e inoltre ogni musicista si confronta con gli altri pur mantenendo uno spazio da solista.
Nel dettaglio, il primo musicista inizia con un solo di 5 minuti, passati i quali entra in gioco un secondo musicista che inizia a interagire col primo per altri 10 minuti. A questo punto il primo musicista conclude la sua performance e lascia spazio al solo del secondo. Passati altri 5 minuti entra in gioco un terzo musicista e così via, fino all’ultimo musicista della serata, che conclude il “match”.
L’idea è quindi quella di creare un evento il cui andamento musicale risulti sia dalle specificità di ogni singolo partecipante sia dalla sua interazione con gli altri. Allo stesso tempo esiste la possibilità di fruire dell’intero evento come macrostruttura e quindi come composizione unica e originale .
Quanto è difficile portare avanti questo tipo di proposte a Firenze?
Siamo appena all’inizio, ma sembra esserci molto interesse per questo tipo di attività, non solo da parte dei musicisti ma anche dei gestori. Le problematiche che si riscontrano a Firenze sono le solite tristemente note, mancanza di spazi e richieste economiche che seguono il mercato e non tutelano la sperimentazione e la condivisione. Bisogna tener presente che siamo 3 organizzatori e chiamiamo 7 musicisti, un numero di persone non facilissimo da gestire, ma più siamo e più abbiamo forza per andare avanti!
Qualche anticipazione sul programma?
Eccovi i nomi dei primi impavidi matchers che come ricordiamo avranno ordine casuale scelto dal pubblico: Lorenzo Carovani – chitarra elettrica (noisejazz/rock)
Veronica Chincoli – basso elettrico (minimal/alternative rock) Sara Montagni – flauto traverso e live electronics (impro/noise) Luca Mucci – chitarra, cd player hackerati (onkyo/noise) Valerio Orlandini – live electronics (elettroacustica/industrial) Mattia Palagi – basso elettrico e fx (groove/improvvisazione) Giada Turini – modular set (ambient/soundscape)
Come si evince dai generi e dagli strumenti elencati, è già previsto un bel mix di stili e approcci diversi, che siamo sicuri renderà il “match” un’esperienza unica. Che tipo di esperienza sarà dovrete scoprirlo da soli venendoci a trovare!
Per i prossimi eventi è ancora possibile candidarsi scrivendo a matchelettroacustici@gmail.com