Musica

OSHINOKO BUNKER ORCHESTRA/BAD FARINI – Intervista doppia

By Leonardo Cianfanelli

February 21, 2024

In attesa di vederli volare sul palco di The Cave venerdì 23 febbraio nella loro dimensione preferita, quella live, all’interno dell’evento promosso da A.N.T. e Dio Drone, abbiamo raggiunto Vanni Bartolini degli OBO – Oshinoko Bunker Orchestra e Matteo Lenzi dei Bad Farini per realizzare questa intervista doppia.

Raccontaci come siete nati…

VANNI: In realtà non siamo una band che si è formata da zero. Io e Lorenzo suonavamo già insieme in una precedente band che si chiamava De Glaen e quando ci siamo sciolti abbiamo deciso di continuare a condividere il nostro percorso musicale insieme a Francesco, che avevamo visto suonare in giro con una band chiamata Neuroderma. Abbiamo subito iniziato a lavorare su idee vecchie e nuove, senza farci troppi problemi su che tipo di progetto volessimo fare in termini di genere o stile.

MATTEO: Siamo nati precisamente un anno fa. Conoscevo Nello come batterista degli Appaloosa, a febbraio 2023 abbiamo fatto la nostra prima prova e il primo concerto a marzo.

 

Come descriveresti la vostra musica?

VANNI: Premetto che negli anni abbiamo cambiato molto, soprattutto la composizione oltre che al modo di usare alcuni elementi, tipo la voce il cui uso si è fatto sempre più ritmico e minimale. Siamo stati definiti con un sacco di generi, dal math-rock allo psycho-noise, a me piace alla fine sentirmi parte del vastissimo mondo del post-core, definendo con questo abbastanza nettamente l’origine di tutto, cioè il punk-hardcore americano che negli anni si mitiga con le influenze più disparate della musica rock in generale.

MATTEO: È musica strumentale, non abbiamo ancora chiaro come descrivere in termini di stile cosa la contraddistingua di più. Abbiamo un set di musica suonata non-stop, dove c’è sicuramente della techno, c’è del tribale e c’è dell’horror. Inoltre, fino a ora, abbiamo pensato e composto i nostri brani esclusivamente pensandoli per la resa dal vivo, che risultino al pubblico ipnotici, energici e misteriosi allo stesso tempo.

 

Come avete vissuto l’avvento dello streaming e delle playlist?

VANNI: Bisogna conviverci per forza, direi. Sicuramente non siamo un gruppo molto attivo nell’ambito social di conseguenza neanche in tutto ciò che concerne il mondo dello streaming e delle playlist.

Personalmente mi tengo al passo principalmente ed esclusivamente per motivi di lavoro, a casa ascolto ancora i vinili e giro con un lettore mp3 nel quale ci stanno al massimo 10 album! Gli altri della band sono leggermente avanti con la tecnologia. Leggermente.

MATTEO: In generale è una buona cosa, che la musica sia di libera fruizione. Un brano inciso, per quanto possa essere romantico pensarlo come un lascito artistico, è principalmente un ‘prodotto’. Ci sentiremmo più riconosciuti se nelle logiche del mercato discografico anche gli autori di quei ‘prodotti’ fossero più pagati.

Cosa succederà sul palco del Cave?

VANNI: Succederà che suderemo tanto come sempre abbiamo fatto. Perché passione e sudore sono tratti imprescindibili del nostro approccio alla musica. Ma sul palco del Cave ci sarà anche una grande sorpresa. Partecipare per credere.

MATTEO: Ci saranno i Bad Farini che per 45 minuti suoneranno abbastanza forte. Molto forte. Siamo molto felici di venire a Firenze.

 

venerdì 23 febbraio, ore 22 OSHINOKO BUNKER ORCHESTRA + BAD FARINI The Cage, via del Fosso Macinante, 13

Info: https://www.facebook.com/events/381156841311780

https://www.facebook.com/oshinoko https://www.instagram.com/bad_farini/

 

foto di Antonio Viscido (OBO a sinistra) e Martino Chiti (Bad Farini a destra)