Per una fortuita combinazione saranno presenti quest’anno al Florence Korea Film Fest (21-30 marzo al Cinema la Compagnia), in qualità di ospiti d’onore, due degli attori che più sono stati il simbolo dell’Hallyu, ovvero di quell’ondata di interesse per la cultura e la società, che ha investivo la Corea del Sud a partire dalla fine degli anni ’90.
Il volto (e il corpo) del divo che per primo è riuscito nell’impresa di imporsi sul mercato Hollywoodiano Lee Byunghun, dopo tanti ruoli da protagonista in patria come in Joint Security Area di Park Chan-wook, A Bittersweet Life e The Good, the Bad, The Weird di Kim Jee-woon, Hollywood si fa notare per le potenzialità di un nuovo divo asiatico, bellissimo, elegante e impeccabile nelle arti marziali.
Iniziano da qui le partecipazioni a blockbuster americani d’azione come la saga di G.I. Joe, Red e The Magnificent Seven, ogni volta al fianco di attori come Denzel Washington, Bruce Willis, John Malkovic e Anthony Hopkins.
Ben lontano dal ritenere la consacrazione internazionale un punto di non ritorno, Lee Byung-hun ha continuato parallelamente la carriera in Corea, alternando al cinema d’autore l’intrattenimento seriale di qualità. Ed è così che nel 2018 è protagonista del drama storico Mr. Sunshine che si è piazzato sul podio delle serie più viste al mondo trasmesse da Netflix. Nel 2021 è la volta di Squid Game, in cui ha interpretato il ruolo del Frontman, e di cui sta ultimando le riprese per la seconda stagione.
Altra presenza imperdibile nel parterre di questa edizione è quella di Song Kangho.
Sicuramente l’attore coreano più celebre al mondo per i suoi ruoli da protagonista in molti dei film di Bong Joon-ho (Memories of Murder, The Host, Snowpiercer e, naturalmente, Parasite) Song Kangho è un interprete fisico e celebrale che ha spaziato in tutti i generi. Spesso impegnato in ruoli di uomini burberi ma teneri o apparentemente vacui ma dalle molte risorse accompagnerà, in questa nuova edizione del Festival, il suo ultimo film Cobweb, presentato fuori concorso a Cannes.
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