Obsolescenza programmata, software che non girano più su vecchi sistemi operativi, telefoni in cui la memoria si esaurisce nonostante tutto il nostro impegno a cancellare le app più nascoste… Esperienze come queste sono diventate comuni a molti di noi, che invece siamo sicuri di aver visto sopravvivere la lavatrice della nonna per almeno quindici anni.
Che fare dunque in caso di guasto? Un’idea potrebbe essere quella di cercare un Restart Party, uno degli eventi itineranti di Restarters Firenze, che ne organizza uno al mese. Restarters è un gruppo di volontari, attivo dal 2014, che diffonde la cultura della riparazione creando spazi di socialità in cui le persone possano incontrarsi, condividere le proprie esperienze e i propri saperi e tornare a casa veramente proprietari dell’oggetto che avevano portato a riparare.
Il loro motto, infatti, ce lo rivela il presidente Gianni Trippi:“un oggetto non è tuo se non lo puoi riparare”, perché è di chi ha la conoscenza per farlo. Non pensiate quindi di arrivare e scaricare il vostro forno o tostapane e andare via: i Restarters vi chiederanno innanzitutto di raccontare la storia dell’oggetto e vi coinvolgeranno nel suo smontaggio e nella riparazione, in modo da fornirvi anche le conoscenze necessarie per essere consumatori più autonomi, dandovi allo stesso tempo un’occasione di incontro con altri cittadini.
La comunità di Restarters è molto variegata: potrete trovarci periti elettronici, ingegneri in pensione, ma anche giovani studenti in alternanza scuola-lavoro, nonché una ciclo-officina. Persone che condividono l’idea sovversiva per cui tra le varie R dell’economia circolare vada aggiunta proprio quella della Riparazione, nell’ottica di diffondere un sistema economico alternativo a quello dell’acquisto compulsivo. I Restarters riparano oggetti ma riparano anche la socialità, creando occasioni di incontro e di riflessione su come costruire il nostro futuro. Seguiteli su Instagram, Telegram e sul sito restartersfirenze.it.