Un viaggio in giro per il mondo tra cucine etniche e trenini
C’è aria di novità nel mondo della cucina etnica a Firenze. A pochi passi da piazza Santa Maria Novella, all’interno del museo HZero con il suggestivo plastico ferroviario, ha aperto TÅG. Il locale promette un giro tra le cucine del mondo senza lasciare Firenze.
Il design di TÅG si ispira ai vagoni di una carrozza ristorante old style grazie al progetto dell’architetto Luigi Fragola. Il nome del bistrot è un acronimo che sta per turismo, arte e gastronomia. Il nuovo bistrot nasce dalla partnership tra la svedese Fanny Isaksson, già proprietaria della catena Shake Cafè dove il menu punta su sostenibilità e piatti salutari e Federico Masilla, amministratore delegato del brand Il Vizio, specializzato nella proposta fusion/sushi in hotel di lusso (3 mappamondi nella guida Gambero Rosso).
In menu sushi & rolls, bao buns; una selezione di sandwich con in testa il vietnamita bahn mì; i giapas, una via di mezzo tra tapas e gli okonomiyaki, pancakes salati giapponesi con pancetta, cavolo viola & katsuobushi. Si aggiunge la proposta per il brunch e una selezione per la colazione: dal matcha bar alla classica caffetteria italiana in partnership con La Tosteria. All’ora dell’aperitivo, drink analcolici e non.
Nella carta dei vini da segnalare la collaborazione con la storica cantina Principe Corsini. I dolci in carta arrivano dall’adiacente pasticceria raw di Vito Cortese. Il locale in piazza degli Ottaviani è aperto tutti i giorni, a eccezione del martedì, da mattina a sera. Per gli amanti del cibo etnico nuovo indirizzo in centro: Yami Mart in via degli Alfani 151R.
Un negozio dove trovare ingredienti e materie prime cinesi, coreane, giapponesi, thailandesi, indiane e perfino filippine per una cucina senza frontiere. Ai fashion lovers non sarà sfuggito l’arrivo dello stilista sardo Antonio Marras con la sua boutique, ma sarebbe più giusto definirlo il suo salotto, in via degli Strozzi. Lo store si ispira all’antica Grecia e alla sua tradizione di ospitalità.
foto di copertina: Ergonauth