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Olio Fi.Co.: tra gli ulivi per una cittadinanza attiva

By Niccolo Protti

November 09, 2023

“Una mappa delle olivete pubbliche della Città Metropolitana di Firenze che sia in grado di attivare processi sociali e anche capace di incentivare i cittadini ad essere più partecipi nei processi collettivi”.

È questo che deve essere Olio Fi.Co. per Fabiana Diotallevi e Annalisa Schettini, architette paesaggiste laureate all’Università di Firenze con una tesi di ricerca sul bene pubblico delle olivete: non una notizia, non un prodotto – nessuno vuole vendere olio o altro –, ma una storia di relazioni umane.

Volevamo fare un lavoro di tesi concreto e reale, che avesse a che fare con Firenze”. Da qui è nato il loro progetto, quando si sono accorte, durante una passeggiata a dicembre 2022, che nessuno raccoglieva le olive degli spazi in cui stavano camminando. Gli ulivi della zona avevano solo una funzione decorativa e ornamentale, senza nessuno che ne sfruttasse la produttività.

Da tale input è nato il lavoro di tesi, concretizzato dopo mesi di ricerche e di studio in una mappa interattiva di tutte le olivete pubbliche di Firenze consultabile qui. La mappa vuole essere uno strumento per raggiungere l’obiettivo finale che, come detto, è quello di tessere relazioni sociali attraverso gli ulivi degli spazi pubblici della città. Durante lo studio e nel periodo di osservazione, si sono rese conto che esistevano già persone e associazioni operative nelle olivete, ma tutte si muovevamo in maniera autonoma. Il focus di Diotallevi e Schettini però non è quello di creare qualcosa al di sopra di tutto, bensì quello di favorire l’interazione e lo scambio, riportare i cittadini ad un ruolo attivo tramite questa dimensione bucolica di terreni e spazi fruibili da tutti.

Non abbiamo fatto niente di nuovo. Già a Roma esiste Linaria che dal 2011 si occupa di temi simili. Noi abbiamo solo cercato di documentare qualcosa che già avviene in maniera spontanea a diversi strati sociali”. E aggiungono: “spesso le persone hanno quasi paura quando si tratta di spazi pubblici. Perché?”.

L’invito di Diotallevi e Schettini è semplice: divertitevi, partecipate, contattatele se ritenete che sia riavvicinarvi a qualcosa che è anche vostro.

Scrivete loro tramite Instagram, saranno felici di rispondervi.