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Libernauta. L’iniziativa per i giovani lettori di Firenze, oggi alla sua XXIII edizione

L’incontro con gli organizzatori di Libernauta, concorso a premi “per terrestri curiosi” dedicato a ragazzi e ragazze tra i 14 e i 19 anni, apre una serie di domande e di riflessioni. L’iniziativa, giunta alla sua XXIII edizione, propone 15 titoli ogni anno per costruire un progetto di educazione alla lettura aperto a gruppi di amici o “navigatori solitari”.

L’obiettivo è quello di invogliare alla lettura le generazioni più giovani, che parteciperanno al concorso leggendo e recensendo con diversi linguaggi narrativi (scrittura, grafica e disegno, video, musica) almeno tre libri tra quelli proposti dal concorso a premi.

Ci sono tre elementi da considerare secondo Matteo Biagi, membro del Comitato Scientifico Libernauta: la scelta, il tempo, la risposta e la condivisione della lettura. La risposta alla lettura porta a un’indagine su quanto abbiamo letto e come lo abbiamo recepito; la condivisione porta al confronto con gli altri, con la loro ricezione delle letture proprie e altrui. Ho deciso di utilizzare per prima questi principi per riflettere su quanto è stato detto.

Scelta della lettura: esistono ragazzi più o meno appassionabili?

Una delle parole più utilizzate durante l’incontro è stata delicatezza associata alle storie selezionate e al pubblico di lettori a cui sono destinate. I nostri ragazzi sono delicati. Ma in che modo? Sono fragili a livello intellettuale ed emotivo? Spesso, l’idea che ci facciamo dei giovani è quella di persone che hanno bisogno di protezione, di una guida, di essere accompagnati verso esperienze che fanno crescere. Ma se fossimo noi che dobbiamo imparare da loro? Anzi, se fosse un dialogo che richiede un tipo diverso di approccio rispetto a un superiore e a un subordinato? In questa presentazione di Libernauta si è cercato di spiegare, con un linguaggio che non aveva termini per poterlo esprimere chiaramente, esattamente questo.

Tempo della lettura: perché dovrei dedicarmi a un’attività statica?

Leggere un libro è un’esperienza sia mentale che fisica: la posizione di quando si inizia la lettura raramente è quella che si manterrà alla fine; se le pagine ci tengono incollati, rimarremo in una postura scomoda, accorgendocene il giorno dopo; a volte ci perdiamo nella narrazione e non ci rendiamo conto che fuori si è fatto sera. Come si può capire quando un libro fa al caso nostro? Non lo sappiamo; per questo motivo anche questa edizione ha tenuto a sottolineare la presenza di bibliodiversità: i 15 titoli selezionati (consultabili qui) spaziano per varietà di genere, contenuto, leggibilità, editori. Il tema centrale: il rapporto con l’altro. La scelta varia da racconti sull’adolescenza scritti da adolescenti; libri illustrati; ibridi tra poesia e prosa. Diverse le tematiche: dalla perdita, alla rivalutazione dei ruoli di genere, alle storie d’amore che inseriscono al loro interno macro-temi come la malattia, la scoperta di sé; classici letterari rivisitati e un’attenzione speciale rivolta al libro illustrato, sdogmatizzato dall’idea per cui “se ci sono le immagini, è per lettori inesperti”.

Risposta e condivisione: il rapporto con l’altro è fondamentale per l’esperienza

Fabrizio Silei, co-autore di Hikikomori e ospite della presentazione, pensa che la mancanza di senso sia ciò che spinge alcuni ragazzi a isolarsi. L’isolamento avviene in molti casi per noia: il sistema educativo ha di fronte persone che, per i mezzi dell’istruzione contemporanea, sono ormai intellettivamente più avanzate e hanno bisogno di stimoli diversi per interessarsi a quanto accade all’esterno. Possiamo parlare per loro di delusione nel vivere la maggior parte del loro tempo a contatto con una guida per cui sono dei subordinati. Questa è una sorta di ferita. «Isolandosi, ci si sottrae alla ferita, ma anche – aggiunge – alle benedizioni che la vita può dare». Le storie dovrebbero fornire prospettive di senso per far luce su un momento storico in cui, forse per la prima volta, il futuro appare incerto e, soprattutto, minaccioso.

Per ulteriori informazioni:

Libernauta. XXIII concorso a premi per terrestri curiosi tra 14 e 19 anni
#versonuoverotte

Termine delle iscrizioni: maggio 2024
Qui il form per partecipare: Iscrizione | Libernauta

 

 

 

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