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Festival dei Popoli e tutela ambientale: Habitat

È in corso la 64° edizione del Festival dei Popoli – il più importante Festival Internazionale di cinema documentario in Italia e il più antico in Europa – che si inserisce all’interno della 50 giorni, la maratona cinematografica che sta portando a Firenze cinema di ogni genere e nazionalità.

Tra le variegate sezioni di questa edizione, Habitat è dedicata a documentari sul cambiamento climatico. Quest’anno il fil rouge (o meglio: vert) che unisce i sei titoli selezionati è lo stretto rapporto tra salvaguardia ambientale e tutela dei diritti umani.

La sezione sarà inaugurata giovedì 9 novembre da Bottlemen di Nemanja Vojinović alle ore 15:00 allo Spazio Alfieri (in un sobborgo di Belgrado, alcuni uomini si guadagnano da vivere raccogliendo bottiglie di plastica e fogli di alluminio) e proseguirà con Daughters of the sun di Reber Dosky alle ore 18:00 (le ragazze yazide rapite e stuprate dai combattenti dello stato islamico cercano di elaborare il trauma attraverso il teatro). A seguire Carlo Urbani. Ho fatto dei miei sogni la vita di Riccardo De Angelis e Romeo Marconi al Cinema Astra alle 20:30, in collaborazione con Medici Senza Frontiere (a vent’anni dalla scomparsa, un documentario sul medico che per primo identificò la SARS).

La programmazione continua poi venerdì 10 con The last relic di Marianna Kaat alle ore 16:30 allo Spazio Alfieri (nella città russa di Ekaterinburg una flebile opposizione politica sembra ben presto destinata a soccombere tra rievocazioni storiche e parate militari).

Carlo Urbani. Ho fatto dei miei sogni la mia vita

Nella giornata conclusiva di sabato 11 saranno proiettati Twice Colonized di Lin Alluna alle ore 15:00 a La Compagnia (“È possibile cambiare il mondo e riparare le proprie ferite allo stesso tempo?”: dopo il suicidio del figlio, l’avvocatessa inuit Aaju Peter intraprende un viaggio per rivendicare i diritti del proprio popolo) e Mighty Afrin: in the time of floods di Angelos Rallis alle ore 18:00 allo Spazio Alfieri, con la partecipazione di Amnesty International Italia (lungo la costa del Bangladesh, resa invivibile dalle continue inondazioni e dal cambiamento climatico, la dodicenne Afrin cerca una vita migliore per se stessa).

Il contributo del Festival alla lotta al cambiamento climatico e allo sviluppo sostenibile non si limita alla divulgazione audiovisiva, ma si concretizza nella collaborazione con Treedom, assieme al quale è stata creata la “Foresta del Festival dei Popoli” per compensare parte delle emissioni di CO2 legate all’organizzazione dell’evento. La scelta si allinea ai 17 obiettivi dell’Agenda 2030, nella consapevolezza che la tutela dei diritti umani non può prescindere dalla tutela ambientale.

 

Festival dei Popoli
dal 4 al 12 novembre a Firenze
luoghi vari
https://www.festivaldeipopoli.org/
IG @festivaldeipopoli

sezione Habitat: https://www.festivaldeipopoli.org/habitat-64-edizione/

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