di Virginia Vannucchi
Sarà visitabile fino al 16 ottobre 2023, nello spazio espositivo del B11 di Manifattura Tabacchi, la personale dell’artista Luca Coclite, realizzata con il sostegno di Fratelli Colì e Manifattura Tabacchi, a cura di Toast Project Space, con testo di Enrico Camprini.
La mostra
L’indagine archeologica sulle tracce di un’Italia che fu, il fantasma della tradizione chiamato ad abitare lo spazio espositivo dell’ex stabilimento industriale fiorentino, il ponte sottile che lega memoria e futuro e il complicato rapporto – quantomai attuale – tra paesaggio naturale e antropico: Concerto di Fabbrica è al tempo stesso un assaggio e un compendio della ricerca del giovane artista leccese, Luca Coclite, classe 1981, che spaziando dal disegno al video e all’installazione crea lavori «sospesi in una dimensione tra visione e ricordo».
Gentile Drone e Ceramiche Popolari
La mostra si articola in due sezioni. Prima ancora di vederla, si è investiti dal suono di Gentil Drone, un’installazione composta da nove tastiere “suonate”, come fossero tentacoli, da anse e frammenti di vasi e orci tradizionali in terracotta. Il loop sonoro, che a intervalli regolari riempie lo spazio, diventa così una sorta di requiem per un territorio che pare aver dimenticato la genuinità di un antico sistema di valori intrinsecamente legato alla terra.
La seconda sezione della mostra ospita tre grandi vasi della serie Ceramiche Popolari, opere in cui Coclite – rifacendosi esplicitamente alla tradizione vasaia pugliese – coniuga il sapere artigianale della propria regione alla sua storia culturale e politica. Ognuno dei vasi riporta infatti segni e scritte scoperti dall’artista nel corso di un’esplorazione quasi archeologica dei luoghi a lui cari.
“Viva Colosso Adolfo deputato” – riportata da Coclite sulla prima Ceramica – riproduce una scritta del 1901 che lui stesso ha ritrovato pitturata su un muro del centro storico di Ugento, nella provincia di Lecce. Di fianco, sul fondo azzurro del secondo vaso, “Decreti Gullo” fa invece riferimento a quella serie di leggi che, dopo la caduta del Fascismo, determinò di fatto la fine del sistema latifondiario nel Salento.
Più sottile è il significato del segno rosso che corre orizzontale lungo tutto il diametro del terzo orcio. Si tratta infatti della stessa traccia utilizzata per marchiare gli ulivi affetti da Xylella, un batterio che, in tempi recenti, ha provocato perdite enormi a livello ambientale, turistico ed economico nella regione italiana oleifera per eccellenza. In quest’opera, l’artista ha inoltre scelto di ribaltare la posizione della base del vaso, trasformandola in una sorta di coperchio e conferendo così all’oggetto un aspetto molto simile a quello di un’urna funeraria. A una visione apparentemente pessimistica, Coclite contrappone, tuttavia, la presenza di foglie verdi e massicce sui manici del nuovo coperchio: elementi decorativi che, secondo la tradizione vasaia, sono simboli di buon auspicio.
Come un megafono, l’ambiente industriale e razionalista dell’ex Manifattura Tabacchi amplifica l’eco delle parole di Luca Coclite, intrecciando le storie dei lavoratori che per anni hanno vissuto in prima persona il complesso fiorentino, a quelle degli agricoltori salentini, sulle quali il giovane artista pugliese ha incentrato la propria ricerca.
Ulteriori informazioni:
Concerto di fabbrica
A cura di Toast Project Space
14 settembre – 15 ottobre 2023
Manifattura Tabacchi
Via delle Cascine 35, Firenze
Apertura al pubblico: dal martedì alla domenica dalle 15.00 alle 21.00