di Andrea Mori
Andrea Pierugo De Stefano, in arte “Dexter”, e Andrea Arrighi, in arte “Arrow”, nel 2020 (quindi in piena pandemia), decidono di dare vita a Radio 59100, un’associazione culturale senza scopo di lucro. In un primo momento, questa proponeva unicamente un podcast dove si parlava di musica. Poi, ad un certo punto i due Andrea si sono resi conto di una cosa: nella vita notturna pratese c’era una mancanza, la mancanza di un diverso tipo di intrattenimento per i giovani.
Dexter e Arrow, rispettivamente presidente e vicepresidente dell’associazione, si sono quindi messi alla ricerca di artisti sul territorio, sfruttando il periodo del Covid per lavorare sui contatti, per fare rete. Evidentemente con le interazioni ci hanno saputo fare, perché oggi, di artisti (come tatuatori, writer, disegnatori, fotografi, video-maker) nell’associazione ne sono entrati più di 20, tanto che quest’ultima oggi conta 27 membri. Non a caso ad un certo punto Radio 59100 ha deciso di nominare la propria creatura Collettivo 59100.
Il Collettivo propone ai pratesi diversi eventi nei quali all’immancabile dj set affianca altre interessanti attività. Curiosi di saperne di più, noi di Lungarno abbiamo voluto fare una chiacchierata col presidente e il vicepresidente dell’associazione, per capire meglio quale tipo di intrattenimento propongano.
Ciao ragazzi, parliamo subito dei vostri eventi. Ogni appuntamento propone al pubblico un format differente, tra cui le serate con djset e live painting. Ci raccontate di più?
Dexter: “Nelle serate di live painting gli artisti iniziano e completano la propria opera con l’accompagnamento della musica. Quindi tra il pubblico, chi vuole, magari durante quel momento della serata in cui sei fuori a prendere una boccata d’aria, può osservare l’artista che disegna. Questo è secondo noi un valore aggiunto, più che altro perché almeno l’artista ha un pubblico a cui esibirsi, quando solitamente invece disegnare resta un’attività svolta nel privato.
Quindi, chi parteciperà agli eventi con questo format, potrà assistere alla creazione dell’opera dal suo inizio alla sua fine. Questo rende un po’ più coinvolgente la serata; fino ad adesso infatti la risposta del pubblico è stata positiva.”
Cosa significa per un’artista dipingere durante il dj set, in cui la musica interferisce con il suo processo creativo?
Arrow: “Gli artisti in genere arrivano da noi con un progetto già pronto. E fino a questo momento hanno detto di essere stati aiutati dalla musica e dal contesto. Si sono infatti trovati coinvolti in una situazione in cui potevano fermarsi a parlare con le persone che li guardavano, discutendo dell’opera e della sua evoluzione.”
Siete diventati Collettivo 59100 perché volevate proporre ai pratesi qualcosa di diverso la sera. Qual è il valore aggiunto dei vostri eventi?
Dexter: “Dopo il Covid realtà simili alla nostra si sono andate sempre di più a perdere. In questo momento a Prato, per quel che riguarda le serate in inverno, c’è rimasto il Capanno Blackout. In generale comunque, per quel che riguarda la vita notturna, è avvenuta un po’ un’unificazione.”
Arrow: “Noi non siamo un passatempo, nel senso che non siamo il classico punto di ritrovo. Può darsi che i nostri eventi vengano visti un po’ come “esclusivi”, in realtà però è proprio il contrario. Considera che per uno dei primi eventi avevamo messo l’obbligo di ingresso entro 00:15, era obbligatorio entrare a un’ora dall’inizio dell’evento. Questa decisione l’abbiamo presa perché la serata, se inizia ad un’ora, è perché in una fascia di tempo viene proposto un certo genere musicale, che è giusto abbia la stessa attenzione di quello che viene dopo. Anche per quanto riguarda l’inizio dell’opera di un’artista: vieni e guarda come parte tutto, quindi dal niente. Questo è quello che fondamentalmente manca in una serata classica.”
Gli eventi che il Collettivo propone sono quindi delle esperienze…
Arrow: “Esatto, ad ogni serata il pubblico troverà qualcosa di diverso.”
Giugno è ormai finito e il Collettivo si è dato da fare. A luglio ci sarà l’ultima serata a Triploa Prato, con la quale il Collettivo chiude la stagione, per poi tornare carichi (lo hanno garantito) a settembre.
Il miglior modo per restare aggiornati sull’attività del Collettivo 59100 è quello di seguire la loro pagina Instagram (https://www.instagram.com/collettivo59100/), social dove sono più attivi. Conviene guardare tutte le storie perché, dicono i due Andrea, “può accadere che vengano annunciate serate all’ultimo momento”.