A marzo è uscito il bando 2023 di Estate Fiorentina. Atteso dai tanti attori culturali per mettere a terra iniziative e kermesse in città da maggio a settembre, si è anche quest’anno dato alcune priorità.
Tra queste una in particolare ha colpito l’attenzione di chi scrive: «La Gaberiana, una rassegna per il ventennale della morte di Giorgio Gaber diffusa in tutto il Quartiere 4, che riesca a coinvolgere la cittadinanza e l’omonima piazza inaugurata il 19 luglio 2022 con spettacoli, letture, concerti, incontri, esposizioni fotografiche, proiezioni e altri momenti di riflessione sulla figura e sui lavori musicali del cantautore milanese». Ebbene, per quanto sia giusto ricordare un gigante della cultura italiana contemporanea, per quanto sia quindi legittimo recuperare e se possibile attualizzare almeno alcune delle sue opere senza tempo, altrettanto legittimo chiedersi quale sia il filo che lega l’autore (che più milanese non si può) a Firenze.
Partiamo dal Quartiere 4. Piazza Giorgio Gaber, nei pressi del Parco del Cavallaccio. Nella zona non mancano presidi culturali, come scuole (il Tecnico per il Turismo Marco Polo), una ludoteca (L’Albero di Alice), il centro Il Kantiere. All’inaugurazione furono presenti il Sindaco e Andrea Scanzi, oltre al presidente della Fondazione Gaber, Paolo del Bon.
Fu poi realizzata presso la Limonaia di Villa Strozzi la manifestazione Firenze per Gaber. Tra gli altri sul palco si esibirono lo stesso Andrea Scanzi e David Riondino, loro sì, toscani.
Cos’altro? Un ruolo importante nella storia e nella diffusione delle opere di Gaber sembra averlo svolto una prestigiosa casa editrice fiorentina, la Giunti, con un volume sull’artista che ci sentiamo di consigliare: Gaber. La vita, le canzoni, il teatro di Sandro Neri (del 2007).
E se ciò che lega Gaber a Firenze potrebbe per sommi capi esaurirsi qui (ma lascio agli esperti l’ultima parola) qualcosa in più lo lega (per sempre) alla Toscana: è infatti nei pressi di Camaiore che si trova la casa di campagna presso la quale, proprio 20 anni fa, venne a mancare.
foto di copertina: luigi9555 su Flickr – vedi licenza