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Il 2023 inizia con Yllana, Bernhard e Ale & Franz

ale e franz

Non ci resta che la speranza che il 2023 sia più brillante degli ultimi tre anni, un trittico che non ci saremmo aspettati. Il teatro però, fiorentino in particolare, non sembra affatto in crisi, anzi. La scelta è varia e le proposte oscillano tra l’impegnato e riflessivo e il leggero e scanzonato. 

Al Teatro di Rifredi sono felicemente di casa il gruppo spagnolo degli Yllana che ogni anno sbarcano a Firenze con il loro carico di risate senza parole. Stavolta ecco arrivare gli aborigeni di “The Primitals” (5-8 gennaio) una commedia musicale a cappella. Quattro indigeni, provenienti da un pianeta simile alla Terra, suoneranno ogni genere di musica. una tribù lievemente disfunzionale che passerà dai classici del rock e del pop fino a famosissime colonne sonore. 

Al Teatro della Pergola invece un bel tris da non perdere. Prima “Uomo e galantuomo” (1-3-4-5 gennaio) di Eduardo De Filippo con Geppy e Lorenzo Gleijeses ed Ernesto Mahieux. Una macchina comica formidabile che ha come protagonisti una compagnia di saltimbanco scritturati per una serie di repliche in uno stabilimento balneare, tra suggeritori imbranati e cialtroni d’ogni risma, amori strampalati e una bella dose di follia.

A seguire “Interno Bernhard” (10-15 gennaio) con Glauco Mauri e Roberto Sturno diretti da Andrea Baracco. Sulla scena vediamo due dei protagonisti degli scritti di Thomas Bernhard tratti da “Minetti” e da “Il Riformatore del mondo”, scorbutici, arroganti, presuntuosi, perennemente contro, anaffettivi, ispidi, burberi, solitari. Solo l’arte può attenuare la perdita della vita: il teatro nel primo caso, la letteratura nel secondo.

Per arrivare a “Nuda” (24-29 gennaio) di Daniele Finzi Pasca, uno spettacolo carico di mistero e stupore, un mondo leggero e luminoso, tra poesia, teatro fisico e danza aerea con protagoniste due gemelle in un gioco acrobatico immerse in un’installazione di luci.

Per concludere con il Teatro Verdi che propone il nuovo spettacolo di Ale & Franz, “Comincium”, dal 6 all’8 gennaio, dove la solida consolidata comicità del duo si miscelerà con canzoni di Jannacci e Gaber. Attivi dal ’95, passati per la grande fucina di talenti brillanti che è Zelig, con la famosa panchina che anche qui ritorna insieme alla fermata dell’autobus, luoghi ideali dai quali raccontare il nostro tempo, dall’ecologia al gender.

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