Senza barriere. Uffici e facoltà dell’università di Firenze saranno presto più accessibili alle persone con disabilità. L’ateneo fiorentino ha avviato un progetto di mappatura di quegli ostacoli che rendono la vita difficile a chi ha problemi motori. Un lavoro ingente di raccolta ed elaborazione dati realizzato dalla startup Kinoa e destinato a confluire nelle mappe digitali di Kimap.
La app gratuita si propone di rendere più facile la vita e soprattutto la mobilità delle persone con disabilità. L’applicazione procede prima a mappare i vari siti secondo importanza e dedica particolare attenzione per la geolocalizzazione dei punti d’interesse. L’utente può sfruttare la app per raggiungere la destinazione desiderata seguendo il percorso con la migliore accessibilità.
Una rivoluzione che non si ferma a uffici e facoltà ma va toccare tutta una serie di esercizi e luoghi di utilità generale nelle immediate vicinanze dei plessi universitari. Nella app di Kimap saranno inserite informazioni, geolocalizzazioni e soprattutto percorsi e accessibilità di posti auto riservati, fermate dell’autobus, farmacie, uffici postali e bancari, bagni pubblici.
La raccolta dati per la mappatura è stata presentata in anteprima, con la partecipazione diretta di alcuni fruitori, ai primi di dicembre 2022 in occasione della giornata internazionale dei diritti delle persone con disabilità. Una preview per far vedere in concreto cosa l’ateneo fiorentino vuole fare per studenti e studentesse con disabilità.
L’occasione, al tempo stesso, per ricordare uno studente scomparso due anni fa tragicamente. L’ateneo fiorentino ha infatti apposto una targa in memoria di Niccolò Bizzarri: il giovane affetto dalla sindrome di Duchenne e costretto su una carrozzina, non aveva rinunciato al suo sogno di frequentare l’università. Ogni giorno seguiva le lezioni del corso di laurea in Lettere antiche. Quella mattina di gennaio del 2020, mentre si dirigeva verso via degli Alfani, una ruota della sua carrozzina, a causa di un avvallamento stradale, si incastrò: la sedia a rotelle si ribaltò e il giovane cadde a terra frontalmente. Subito soccorso e portato all’ospedale di Santa Maria Nuova le sue condizioni, inizialmente, non vennero giudicate serie. Al punto che Niccolò fu dimesso facendo ritorno a casa. Sette ore dopo, a causa di un improvviso aggravamento, il decesso tra lo sgomento di familiari e amici. Niccolò nel suo percorso universitario si era impegnato presso gli organi istituzionali per un coinvolgimento degli studenti disabili nelle attività d’ateneo.
A distanza di due anni, proprio nel suo ricordo, parte dall’università di Firenze questa rivoluzione che promette di rendere migliore la vita delle persone con disabilità e più accessibili a tutti uffici e facoltà. Nella targa affissa nel cortile della sede universitaria di piazza Brunelleschi, si può leggere una poesia scritta da Niccolò Bizzarri. Nei versi del giovane studente sogni e aspettative di un altro giorno da vivere.
“Con la scomparsa tragica di Niccolò, abbiamo avuto la percezione di un diritto negato – ha affermato durante la cerimonia la rettrice Alessandra Petrucci – Per garantire l’esercizio di questo diritto, l’Ateneo si è mosso e sta lavorando per offrire a studentesse e studenti con disabilità e disturbi specifici dell’apprendimento pari condizioni nel diritto allo studio, tramite azioni specifiche, mirate alla progressiva rimozione degli ostacoli che limitano il loro inserimento nel mondo universitario”.