voci del cambiamento

La rigenerazione culturale dell’Ex Gasometro grazie a Q-Attivi

By Michele Baldini

December 14, 2022

Partecipazione e rigenerazione culturale dal basso, questo è stato Q-Attivi. Il progetto, curato dall’Associazione CulturaRepublic e finanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze, è ormai al termine e ha concentrato le azioni nell’area dell’Ex Gasometro in via dell’Anconella. Protagoniste sono state le realtà composite che qui operano: dal Bistrot Santa Rosa al Centro Anziani “Età libera”, dalla Ludoteca “La Mongolfiera” agli Angeli del Bello, dalle associazioni culturali alle cooperative sociali.

CulturaRepublic è nata nel 2018 e ha come missione il supporto nell’elaborazione e nella gestione strategica, nella comunicazione e promozione, nella consulenza giuridica di enti di vario tipo. In pratica un booster per le associazioni in quei settori chiave in cui spesso mancano di competenza e personale.

Q-Attivi rappresenta il successo della sperimentazione di un processo partecipativo che si vuole replicare anche altrove (la “Q” sta infatti per “Quartieri) e che attraverso incontri di coprogettazione nel corso di due anni, ha catalizzato e armonizzato una rete. Elena Janniello, responsabile, sottolinea che è stato un “deus ex machina” per tutti quei soggetti che a livello embrionale avevano già tra loro un minimo comun denominatore, ma a cui mancavano strumenti e visione d’insieme per realizzare qualcosa di condiviso e importante. “Inizialmente ci siamo rivolti al presidente del Q4 Mirko Dormentoni, il quale ci ha aiutato nel conoscere meglio il contesto”.

Il principale output del progetto sarà la costituzione di un’associazione temporanea di imprese (ATI) nel Parco del Gasometro, che porterà avanti in maniera permanente il percorso creato con Q-Attivi e che fin qui ha permesso di organizzare laboratori, talk, attività di pittura murale e letture all’aperto, insomma elementi fondamentali della rigenerazione culturale di un quartiere. “Sottolineo l’intervento determinante della nostra coordinatrice, Luisa Zito, senza la quale sarebbe stato difficile portare a termine un progetto così ambizioso”.