Teatro

Un grande novembre: Emma Dante, Bentivoglio, Silvio Orlando

By Tommaso Chimenti

November 07, 2022

di Tommaso Chimenti

Finalmente si entra nel vivo delle stagioni fiorentine. Ha anche riaperto il Teatro del Sale dopo la pandemia e la scomparsa dello chef-scrittore Fabio Picchi. Se Putin si dà una calmata forse torniamo a una sorta di normalità. Intanto al Teatro di Rifredi arriva una ventata di sicilianità con due gruppi carnali, viscerali che fanno della parola “tagliente” e dell’uso del corpo la loro cifra. Ecco prima Emma Dante con il nuovo “Pupo di zucchero” (4-5) che parte proprio dalla Festa dei Morti con il protagonista che, per onorare i defunti, crea con acqua, farina e zucchero una statuina dalle sembianze umane rievocando e riportando alla sua tavola gli scomparsi della propria famiglia.

Il secondo invece sono i Vucciria Teatro che qui portano “Immacolata Concezione” (17-19) con le loro tipiche atmosfere tra il sacro e il profano. Qui il climax è retrò con una prostituta innocente e santa che fa impazzire gli uomini con la sua aura, il suo calore, la sua bontà e ingenuità senza alcun coinvolgimento fisico: un miracolo.

Al Teatro della Pergola un grande attore come Fabrizio Bentivoglio sarà catapultato tra le parole eterne ed evergreen di Ennio Flaiano con “Lettura Clandestina” (22-27). Rileggere gli articoli di Flaiano ci fanno capire quanto lo scrittore e intellettuale fosse avanti nel tempo e quanto, forse, i tempi tornino e ritornino ciclici, soprattutto nei difetti italici innati e congeniti del nostro Popolo.

Altro grande interprete del nostro teatro e del nostro cinema è Silvio Orlando che al Teatro Puccini sarà con “La vita davanti a sé” (8-11) la storia di un bambino arabo cresciuto da un’anziana prostituta ebrea che adesso fa abortire le sue colleghe più giovani. Vite disagiate ma anche colme d’amore tra ironia e dramma in quest’incrocio tra religioni, età, ceto. La vita è più forte dell’odio.