Site icon Lungarno

Il “Paradiso” di Spoerri, visionario en plain air

di Francesca Nieri

Ci sono luoghi che raccontano persone. E persone che, per raccontarsi, hanno necessità di luoghi. Vagabondare nei 16 ettari del Giardino di Daniel Spoerri a Seggiano, acquistato all’inizio degli anni ‘90 dall’artista e divenuto nel ’97 fondazione culturale, è un’esperienza quasi mistica, dove non puoi avere un approccio razionale, ma semplicemente devi farti trasportare dallo sguardo e dal lusso delle opere, dalle sensazioni che ti lasciano.

Ognuna di loro ti racconta una delle tante sfaccettature di Daniel, danzatore e coreografo, pittore e scultore, delle sue origini rumene, degli anni vissuti in Svizzera, poi a Parigi e infine della sua scelta di abitare a Seggiano e dare vita a questo immenso parco dove 113 opere dialogano a distanza tra loro con una comunicazione fine e vellutata che parla di vita e morte, di dei e falsi idoli assemblati e mutanti, di natura generatrice ma anche violentata e deturpata.

spoerri

‘Mamma muntagna’ – Roland Topor / Daniel Spoerri

Poniti al centro del suo “Unicorni / Ombelico del mondo” in cima alla collina, cerca di trovare un significato mentre percorri il suo “Sentiero murato labirintiforme”, rifletti davanti ad uno dei tanti «oggetti etnosincretistici» disseminati nel giardino, che riuniscono maschere primitive, oggetti da mercato delle pulci e simboli religiosi occidentali, per deridere ogni fede e ogni convenzione artistica o ancora perdi l’equilibrio nella “Chambre n° 13 de l’Hotel Carcasonne”, riproduzione inclinata e deformata della stanza in cui l’artista soggiornava in Francia durante il periodo da ballerino.

‘Penetrabile sonoro’ – Jesus Rafael Soto

Tutte intorno, a stringere la sua arte in un grande abbraccio, le opere degli amici artisti, dai volti di Eva Aeppli, al “Continuo” di Roberto Barni, dal ‘visitatore’ di Esther Seidel alla “Mamma muntagna” realizzata da Spoerri con Roland Topor, fino all’installazione del “Penetrabile sonoro” di Jesus Rafael Soto, dove ognuno sarà libero di entrare nell’opera facendo risuonare il proprio personale motivo.

Dal 1 novembre al 31 marzo visite su appuntamento (info@danielspoerri.org; 0564 950553).

Exit mobile version