Artwork: Costanza Ciattini

amorazzi

Don’t mess with the local boys

By Redazione Lungarno

June 09, 2022

a cura di Francesca Corpaci

Mi è successa una cosa che non credo di aver capito bene. Un amico dà il mio numero a un tizio che conosce, e lui inizia a scrivermi. Chattiamo per mesi parlando di tutto, non ci incontriamo mai dal vivo anche perché lui è di un’altra città – Firenze giustappunto, io all’epoca vivevo altrove – ma si nota una certa intesa. Mi arriva una proposta di lavoro proprio a Firenze, la accetto e decidiamo di vederci all’arrivo . A quel punto però lui fa retromarcia , dice che preferisce andare con calma, che non c’è bisogno di vedersi subito, che non è una cosa con data di scadenza. Un mese dopo siamo ancora a scriverci senza quagliare; sospetto che non prenderà mai l‘iniziativa e allora lo faccio io. Lui sembra parecchio in difficoltà, mi chiede se sto sentendo anche altri tipi, mi fa notare che tra i suoi amici ce ne sarebbero diversi interessati. Boh. Alla fine ci becchiamo, penso si sblocchi qualcosa e invece dal giorno dopo di nuovo messaggi e tentennamenti; propongo di rivederci ma non si concretizza niente . Alla fine registro il disinteresse e lascio perdere. Capita di incontraci via amici in comune e c’è sempre una strana attrazione che sfocia quasi nell’imbarazzo, ma non succede mai nulla. Tempo dopo mi arriva la voce che sulla faccenda ha commentato: “Avrei voluto che le cose succedessero in modo più naturale”. Secondo te che significa esattamente? Ho sbagliato qualcosa? L’ho spaventato col mio approccio troppo diretto? O semplicemente non gli piacevo abbastanza?

Cara sorella, infinite e mutevoli sono le sfumature del non gli piaci abbastanza. Però tesoro, provo a capovolgere la domanda: ma a te davvero interessa uno che si mette a scriverti completamente a casaccio, solo in quanto l’amico suo gli ha passato il numero? Te lo chiedo perché, a meno che non frequenti le scuole medie, è difficile che un tizio del genere sia qualcosa di diverso da un mezzo coglione. L’analisi della faccenda avrebbe anche potuto fermarsi qui, ma en passant mi fornisci un dettaglio determinante, che illumina il tutto di nuove eccitanti interpretazioni. Amica forestiera, hai avuto l’ardire di trovarti un crush fiorentino, che anche tentando di non generalizzare temo possa essere classificata come esperienza per soli aspirantǝ alla santità, o se preferisci andarci più piano, per sola gente con molto tempo da perdere. Provo a chiarirti il concetto con un’immagine: c’è questa specie selezionatissima, ottenuta in anni e anni di accoppiamenti e frequentazioni contenute non solo all’interno dell’area metropolitana, con qualche sporadica e fugace concessione all’esotismo, spesso in seguito a soggiorni all’estero, sebbene rimanga diffusa la pratica dell’appaiamento tra concittadini anche e soprattutto in terra straniera; ma non perdiamoci. Dicevo, quindi, non solo la selezione dellǝ possibilǝ partner avviene rigorosamente entro i confini comunali, ma di preferenza all’interno di cluster ancora più specifici quali il gruppo dellǝ ex compagnǝ delle elementari, lǝ sopravvissutǝ dei collettivi studenteschi, lǝ ex dellǝ amichǝ, lǝ ex dellǝ ex dellǝ amichǝ, lǝ crush delle superiori dimenticatǝ per secoli e ripescatǝ per noia su Instagram. Considera inoltre che questo delicato processo deve convivere con rigide sessioni settimanali di calcetto, appuntamenti blindati con gli amici maschi aka “quei ragazzi”, pellegrinaggi purificatori nella casa al mare/in montagna/in campagna e tutte le attività figlie del capitale tipo lavorare, frequentare master a Milano, acquistare roba inutile come sfogo compensatorio, etc. etc. Alla luce di ciò, sorella del mio cuore, capisci bene che il tuo giovane amante della spontaneità potrebbe anche essere interessato a te, ma a parte qualche minuto per chattare senza conseguenze e pomparsi un po’ l’ego non ha proprio il tempo materiale di concupirti, a meno che tu non gli renda le cose facili facendoti trovare diligentemente al posto giusto nel momento giusto.

Ma – torno a domandarti – secondo te ne vale la pena? In caso permanessero dei dubbi la risposta corretta è: decisamente no. Passa ai forestieri o – if you like it local – al massimo a quelli della provincia. Fidati, mi ringrazierai ♥

Affidate dubbi, dilemmi e inconfessabili segreti in forma 100% anonima a: tellonym.me/amorazzi. Ogni mese il vostro amichevole amorazzo di quartiere risponderà in questo spazio.