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Il progetto Giunti-Odeon: un cinema-libreria per salvare una sala storica.

odeon giunti

di Pietro Mini

“Il nuovo Odeon sarà un luogo di cultura e aggregazione che conterrà un cinema e una libreria in cui si svolgeranno attività culturali in buona parte gratuite e rivolte ai giovani”. Queste le parole di Gloria Germani e Martino Montanarini, amministratori delegati dell’Odeon e della Giunti, alla conferenza stampa che si è tenuta oggi alla sede della casa editrice, in cui è stato presentato alla cittadinanza il progetto Giunti-Odeon, in seguito alle richieste di chiarimento e alla petizione che è stata lanciata negli scorsi giorni da alcuni operatori culturali e del cinema in cui si chiedeva di non ridimensionare la sala e di mantenerne intatta la natura cinematografica.

L’obiettivo dei due privati, nell’anno del centenario della costruzione della sala cinematografica e in un momento di grande crisi per tutte le sale, è garantire la sostenibilità del Cinema Odeon senza richiedere soldi pubblici. Il progetto che è stato presentato prevede un rinnovamento della sala, trasformando quella che attualmente è la platea del cinema in una libreria. La capienza del cinema sarà notevolmente ridotta, passando dagli attuali 557 posti a 185. Lo schermo resterà dove si trova adesso e il cinema continuerà a trasmettere film d’autore e in lingua originale con le proiezioni serali, alle quali si potrà assistere dalla galleria.

Gli spazi dell’Odeon saranno dunque aperti tutta la giornata, e verranno organizzate mostre d’arte,  presentazioni di libri, eventi di musica dal vivo sul palco, e letture di racconti, per far diventare la struttura un luogo di aggregazione  e socialità.

Il progetto architettonico che attende l’approvazione della soprintendenza viene presentato come conservativo e volto a rimuovere alcune barriere architettoniche: si tratta di costruire un montapersone che permetta ai portatori di handicap di raggiungere la galleria e di ripristinare il pavimento piano, rimuovendo tre scalini. Ci sarà anche uno spazio destinato alla ristorazione, in cui si potrà pranzare e cenare, e sarà situato dove attualmente si trova il bar.

Le polemiche certamente non finiranno: i promotori della petizione – che attualmente ha raccolto più di cinquemila firme – continuano a esprimere le loro perplessità rispetto a un progetto che “intende stravolgere la sala storica del Cinema Odeon trasformandola di fatto in una libreria con uno schermo” e chiede alle istituzioni pubbliche di bloccare il progetto. 

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