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I luoghi del tempo, il festival

Dal 28 maggio al 12 giugno torna il festival “I Luoghi del Tempo” che nel 2022, arriva alla sua dodicesima edizione e, come da tradizione dal 2012, abbraccia la Maremma toscana e il suggestivo territorio delle Colline Metallifere.

Il festival “maremmano doc”

Un festival per la Maremma e della Maremma, quindi, che vuole portare il proprio pubblico alla scoperta di bellezze nascoste, di luoghi poco conosciuti ma di importante valore storico e paesaggistico. Anche il programma del 2022, dedicato al centenario di Luciano Bianciardi, conserverà la filosofia del progetto che, nel desiderio di unire le arti dello spettacolo e la letteratura con la valorizzazione del territorio in ogni suo aspetto, vedrà iniziare tutti gli appuntamenti nelle ore del tramonto, con una scaletta quotidiana di eventi che darà la possibilità di entrare lentamente a contatto con l’ambiente circostante, in una complementarietà di generi – altro elemento caratterizzante del festival – e di linguaggi culturali; gli spettacoli musicali (che variano sempre tra classica, jazz, elettronica e musica popolare) verranno preceduti, infatti, da passeggiate o incontri insieme agli ospiti che parleranno di temi attuali e importanti o racconteranno storie legate al territorio. Gli eventi saranno sempre conclusi con delle degustazioni di prodotti tipici, grazie alla sinergia e alla collaborazione con piccole aziende e produttori locali.

I Luoghi del Tempo è un festival che fa della partecipazione attiva e diffusa un valore aggiunto e che guarda al dialogo tra le generazioni di artisti come un momento di arricchimento e di crescita; saranno infatti molteplici e diversi tra loro gli artisti che animeranno il ricco cartellone della manifestazione, alcuni nomi noti come Stefano Mancuso, David Riondino (storica presenza al festival), Ascanio Celestini, Giovanni Veronesi, Ginevra Di Marco, Boosta, Max Casacci, Marino Bartoletti, per citarne alcuni, e anche Musica da Ripostiglio, B.A.M., il nuovo talento del jazz italiano Michelangelo Scandroglio e il giovane rapper maremmano 2Mind.

Il festival nel corso degli anni ha ospitato nomi del calibro di Paolo Poli, Massimo Carlotta, Stefano Massini, Federico Rampini, Giorgio Albertazzi, Moni Ovadia, Giuseppe Cederna, Dario Vergassola, Sergio Staino, Tomaso Montanari, Stefano Bartezzaghi, Marco Risi, Andrea Purgatori, Mariangela D’Abbraccio, e molti altri.

Il centenario di Luciano Bianciardi

L’omaggio a Luciano Bianciardi, scrittore, traduttore e giornalista, una delle figure più particolari della letteratura italiana del secondo Novecento, sarà il fil rouge di tutto il festival che, nell’arco della maggioranza delle sue giornate, dedicherà interventi e produzioni specifiche proprio all’intellettuale grossetano, ma non solo. La manifestazione, infatti, vuole ricordare anche l’attività di Bianciardi come bibliotecario: Bianciardi fu direttore della Biblioteca Chelliana di Grosseto dal 1949 al 1954 e, tra le sue numerose iniziative, ci fu anche l’attivazione del servizio di bibliobus, (un furgoncino che portava in lettura libri nelle frazioni e nei poderi sparsi).

Nel ricordo di quella incredibile avventura, il bibliobus de I Luoghi del Tempo, organizzato in collaborazione con GROBAC e Fondazione Luciano Bianciardi, conterrà circa 200 titoli selezionati dalla Biblioteca Chelliana di Grosseto. I libri potranno essere presi in prestito e riconsegnati entro 30 giorni in qualsiasi biblioteca facente parte della rete GROBAC.

In programma anche la proiezione di “La vita agra” (Carlo Lizzani), giovedì 2 giugno. Il festival, nell’anno del loro centenario, vuole ricordare anche altri due importanti personalità della cultura italiana come Margherita Hack (venerdì 3 giugno con lo spettacolo “L’anima della terra vista dalle stelle”, insieme a Ginevra Di Marco e altri artisti) e Pier Paolo Pasolini (domenica 5 giugno con Ascanio Celestini).

I luoghi del festival

Numerosi i luoghi visitati nelle passate edizioni – per citarne solo alcuni – sono scavi archeologici romani ed etruschi a Talamone e Vetulonia, siti di archeologia industriale come Terra Rossa di Scarlino, la miniera Marchi a Ravi (Zavorrano), Casa Rossa Ximenes (Castiglione della Pescaia), il Giardino d’arte contemporanea Viaggio di Ritorno (Buriano) e molti altri.

Nel 2022 il festival toccherà il Pozzo Camorra di Ribolla, tristemente noto per la tragedia mineraria avvenuta nel 1954; Roccamare, la splendida pineta situata pochi chilometri a nord di Castiglione della Pescaia; Niccioleta, una delle ultime miniere di pirite attive nel massetano; la Rocca Aldobrandesca di Talamone; Poggiotondo (Scarlino), nel cuore della Via degli Etruschi; il borgo di Giuncarico; il Granaio lorenense di Alberese.

Info e programma: www.iluoghideltempo.it/

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