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Futuri Urbani: il progetto editoriale di Criticity per ripensare le nostre città

futuri urbani

Foto: Criticity

di Asia Neri

Qual è il futuro delle nostre città? Come possiamo e vogliamo abitarle?

Con la nuova collana editoriale Futuri Urbani, il collettivo Criticity indaga la condizione contemporanea dell’ecosistema urbano aprendo una finestra divulgativa dal carattere multidisciplinare. Oltre trenta contributi accademici di urbanisti, architetti, sociologi, attivisti, docenti, centri di ricerca sono stati raccolti in tre volumi correlati: “Città Ostile”, “Città Fragile” e “Città Viva” usciranno all’inizio di giugno 2022 con la casa editrice fiorentina Contrabbandiera.

Nata come giornata seminariale, Futuri Urbani è stato convertito in una rassegna di conferenze online a causa delle restrizioni imposte dal clima di emergenza sanitaria. La capacità di far fronte alle criticità con una postura fluida e scalabile è la premessa necessaria per introdurre il lavoro di Criticity. Lorenzo Brunello ed Emma Zerial fondano il primo nucleo di ricerca, al quale aderiscono in seconda battuta anche Tommaso Mannucci e Mattia Ventrella, alimentando la dinamicità del collettivo.

Tommaso, in arte Monograff, è infatti autore dell’illustrazione di copertina: un concentrato di Firenze che, nella selezione dei luoghi rappresentati, vuole comunicarci qualcosa. La ruota panoramica, il The Student Hotel, un aereo che atterra in mezzo alle abitazioni, qualche telecamera, il mercato, il fiume Arno, un’imbarcazione che lo attraversa (un richiamo al logo di Contrabbandiera Editrice) e, per finire, il loro studio in via Slataper 8, Rifredi. Insomma, un’accurata introduzione al contenuto dell’intera collana.

Tra complessità e completezza, i tre volumi di Futuri Urbani seguono una progressività: “Città Ostile” affronta la dimensione coercitiva dell’urbano nelle sue numerose (e sottese) forme di violenza, fisica e simbolica; “Città Fragile”analizza la condizione urbana post-pandemica, evidenziando la radicalizzazione delle iniquità sociali; “Città Viva”approda infine ai modelli abitativi possibili e auspicabili, suggerendo che il cittadino si renda co-agente degli interventi destinati a cambiare il suo spazio di vita. Ed è proprio questo il punto di arrivo (temporaneo!) di Criticity: innescare “non tanto una forma di rigenerazione urbana spaziale, ma più propriamente una rigenerazione di senso urbano” perché “nel domandarci quale città vogliamo abitare, ci stiamo chiedendo che persone vogliamo essere”.

Per acquistare i volumi: https://contrabbandiera.it/product/criticity-urban-pack-poster-mono-graff/

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