Ho conosciuto Tommaso Milano come valente tastierista pronto a soccorrere una band con brani da riarrangiare, dopo che il bassista aveva dato forfait. In cinque prove ne è venuto fuori un live all’interno del quale è stata proposta al pubblico anche la sua “Trentenni”, primo singolo del suo progetto solista e canzone-manifesto dei suoi intenti artistici al momento: “Alcuni si offendono quando si usa la parola generazionale, invece a me piace, io vorrei raccontare una generazione”.
Lo fa con un gusto musicale che unisce la sua passione per il rock strumentale e progressivo con la tradizione del cantautorato italiano. Le sue strutture non ricalcano la tradizionale forma canzone e, allo stesso modo, i passaggi armonici sono spesso imprevisti e colgono l’orecchio di sorpresa, per poi riportarlo a casa nel ritornello. “Mi piace sperimentare ma cerco di non far prevalere questo aspetto; la musica deve essere funzionale, deve comunicare”.
I suoi maestri sono, da un lato, quelli del rock alternativo (da Nick Cave ai National); il suo parlato denso e pieno di accelerazioni ricorda però anche De Gregori e Dalla. Tutto questo su una base pianistica che ha qualche debito in area jazz, anche per la tendenza a ispirarsi alle soluzioni armoniche dei suoi ascolti preferiti.
Il punto di partenza però sono i testi e i temi: “Sono partito dal raccontare gli altri. Mi sembrava che ciò mancasse nel panorama italiano contemporaneo, molto concentrato su sé stesso. Anche quando parlo di cose personali, lo faccio da osservatore, da spettatore. Mi piace usare il tu, mi fa essere più diretto”. Pochi giorni fa sono usciti due nuovi singoli, pensati “come il lato A e il lato B di un vinile”: “La notte è qui” (in featuring con Leandro) e “Scelta Radicale”. Quest’ultimo è il racconto della sua “esigenza-emergenza” di suonare, che lo ha portato a lasciare gli intensi ritmi lavorativi di uno studio legale per ritrovare il tempo di suonare, comporre, provare. In autunno ascolteremo nuovi frutti di questo lavoro.
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Autore grafica: Matteo Cozzo
Fotografo (e videomaker del videoclip di Trentenni): Lorenzo Turco