Dal 19 marzo fino al 31 luglio 2022 Firenze potrà rivivere lo splendore artistico del ‘400 grazie alla nuova mostra “Donatello. Il Rinascimento”, allestita in due sedi separate, Palazzo Strozzi e Museo del Bargello.
Grazie alla collaborazione di illustri musei fiorentini ed europei, da Londra a Berlino, la mostra ripercorre la carriera artistica di Donatello, confrontata con le opere di altri grandi artisti come Brunelleschi, Michelangelo e Raffaello. Protetto dalla famiglia Medici, Donatello fu uno dei padri del Rinascimento quattrocentesco, diffuso da lui in tutta Italia grazie al suo ampio raggio d’azione, dal Veneto a Napoli, paragonabile in passato solo ad un altro genio fiorentino, Giotto. Dotato di un insolito spirito moderno e rinascimentale, si specializzò nella scultura, rigenerandola dai canoni medievali con i suoi studi sulla prospettiva e la sua capacità di donare il “soffio vitale” ai personaggi tramite un palpabile pathos. Fulcro della sua rivoluzione fu lo stiacciato, ovvero l’applicazione della prospettiva nella scultura, ottenuta scolpendo calligraficamente i personaggi più vicini allo spettatore e semplicemente abbozzando quelli più lontani, catapultandoci dentro la scena e rendendoci testimoni trans-temporali della storia.
La mostra, curata da Francesco Caglioti, propone un viaggio attraverso la vita del maestro grazie alla presenza di più di 130 opere, dai due Crocifissi lignei della sfida contro Brunelleschi alla “Madonna della Scala” di Michelangelo, passando per tutti i luoghi in cui Donatello ha lavorato, entrando in dialogo con artisti del calibro di Giovanni Bellini e tanti altri. Oltre alla presenza di tutti i David realizzati da Donatello, la mostra espone anche la commovente “Madonna Pazzi” (prestata dal Bode Museum di Berlino, in foto) ed il “Convito d’Erode” del Battistero di Siena, esempio illuminante dello stiacciato donatelliano; conclude la mostra una sezione speciale dedicata agli influssi donatelliani nell’arte di Raffaello, Michelangelo e Bronzino.