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Gada: uno spazio per le arti performative

Gada playhouse Firenze

Foto: Lorenzo di Leo

di Rosalba Elio Bonaccini

Colonne marmoree, stucchi dorati, una cupoletta affrescata da Vincenzo Dandini. Una chiesa che non è più una chiesa costruita nel XIV secolo su un edificio dell’ordine dei templari.

Nel cuore di Sant’Ambrogio, la chiesa sconsacrata di San Francesco dei Macci è oggi abitata da un gruppo di giovani artisti che hanno dato vita a Gada Playhouse for contemporary arts,nuova fucina creativa per le arti performative nel centro di Firenze. Gada prosegue l’attività dell’associazione solidale Aurora Onlus che per più di trent’anni si è occupata del supporto a persone in difficoltà, rimanendo indipendente dalle grandi istituzioni assistenziali. È proprio il carattere indipendente la nota distintiva di Gada che promuove attività di ricerca nel campo delle arti dal vivo conservando uno status autonomo.

Gada spazia dall’organizzazione di percorsi di alta formazione per professionisti dello spettacolo al farsi teatro di live performance e sostegno alla creatività, attraverso la promozione di residenze artistiche: “vogliamo avere la libertà di garantire una natura duplice a Gada. Questo portone può essere chiuso, se ospitiamo un artista in residenza, o aperto quando organizziamo momenti di condivisione di pratiche con i cittadini e di incontro per il quartiere” spiega Maria Durbá, del direttivo di Gada.

L’ultimo sabato del mese viene dedicato a iniziative per tutti proprio per recuperare la vivacità del quartiere e perseguire lo spirito di inclusione e condivisione che è nella memoria del luogo. Gada ha aperto il suo portone a fine dicembre 2021: tra le prime proposte, l’incontro con la coreografa Cristina Kristal Rizzo che ha coordinato il workshop “La discoteca”, un training collettivo per performer e curiosi.

Un altro tratto distintivo di Gada è che non proporremo laboratori di lunga durata ma dialoghi temporanei tra scena e città”, sottolinea Edoardo Groppler, presidente dell’Associazione. Cristina K. Rizzo ha animato Gada per tre serate live insieme al musicista Spartaco Cortesi: dal loro incontro una danza flessibile aperta a suggestioni estemporanee.

Perché, come precisano i fondatori, Gada è prima di tutto uno spazio di sperimentazione, dove coltivare la creatività e accogliere l’imprevisto.

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