Parte oggi la terza edizione del Lucia Festival, che per quest’anno diventa diffusa; saranno infatti cinque le sedi ospiti, Villa Galileo, la Fototeca del Kunsthistorisches Institut in Florenz, l’Orto botanico, The Stellar e The Recovery Plan.
Il programma di questa edizione ci porta con sè in un percorso di riscoperta del corpo e del legame materico che ci lega al mondo.
Il festival si apre oggi alle 18:30 a Villa Galileo con “Corpi Celesti, corpi in relazione” una lecture del Professor Emanuele Pace, astrofisico del Dipartimento di Fisica e Astronomia dell’Università di Firenze che ci aiuterà a capire il nostro innato bisogno di raccontare storie e ricercare l’ignoto.
Sempre a Villa Galileo sarà presentato Meteor Bodies di Kate Donovan, un lavoro che parla di meteore, meteoriti e corpi in trasformazione. Chiude la serata la performance live “Sparizioni”, una produzione di Muta Imago.
Sabato 11 dicembre la fototeca del Kunsthistorisches Institut in Florenz ospita “Life Chronicles of Dorothea Ïesj S.P.U” di Almares, un lavoro che descrive un futuro immaginario che si interseca alle teorie dell’archeo-acustica e Vagues de Chaleur di Charo Calvo, un’audio-fiction che intreccia fantascienza ed ecofemminismo.
Il festival prosegue all’Orto Botanico con una serie di storie che ci riportano alla natura, come “Het bos heeft ons niet nodig- la foresta non ha bisogno di noi” di Joyce de Badts e Tom Loois, il video “The difference between a bird and a plane” di Laura Malacart e altre produzioni. La serata si conclude presso The Stellar con un capitolo dedicato al corpo individuale, alle sue radici e alle sue relazioni con ambiente e comunità; chiude la serata “Iolanda mi nant de nòmini” la storia della poetessa ed ecologista sarda Orlanda Sassu.
Domenica 12 dicembre lo spazio di The Recovery Plan ospita “Il cuscino in testa non basta” un panel dedicato al ventennale di Genova, attraverso l’ascolto e il confronto di alcune produzioni podcast uscite nel 2021, modera Tiziano Bonini,con Mauro Pescio e Daria Corrias,Annalisa Camilli, Giacomo Locci, Andrea Borgognino e Carlo Sorrentino.
Maartje Duin presenta e discute “Plantation of our ancestors” un podcast che incrocia la storia di due famiglie e il passato coloniale dei Paesi Bassi, chiude il programma la sessione dedicata a due lavori prodotti grazie al Premio Lucia 2020: “Diario di una fenice irrequieta” di Francesca Berardi e “Un estremo atto di amore” di Viso collettivo.
Una delle tante novità di questa edizione sono le visite guidate (su prenotazione) a Villa Galileo e all’Orto Botanico, il costo è di 5€ mentre l’ingresso al festival è gratuito su prenotazione.
Per maggiori informazioni: www.luciafestival.org