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Leoncillo. L’antico al Museo Novecento, continua il dialogo tra passato e presente e la sinergia tra i musei fiorentini

leoncillo museo novecento

Il Museo Novecento è evidentemente una delle realtà culturali istituzionali fiorentine di maggiore vitalità, se solo nell’ultimo mese sono state ben tre le esposizioni inaugurate. E tutte hanno dialogato con altri poli museali della città. Così, dopo Jenny Saville e l’importante testimonianza del Monte Verità (ancora visitabili), ha inaugurato il 3 dicembre Leoncillo. L’antico, dedicata allo scultore spoletino, una delle più importanti figure artistiche italiane del Novecento e al suo dialogo con il passato, dai modelli più arcaici a quelli rinascimentali, di cui Firenze è certo ricca. Una delle più celebri opere di Leoncillo sarà, infatti, esposta al Museo Archeologico Nazionale: l’opera Amanti antichi (1965) che rimanda al celeberrimo Sarcofago degli sposi. In questo caso il modello è quello etrusco, che per Leoncillo dimostrava una profonda attenzione al sentimento umano sospeso tra amore e morte, vita e aldilà.

mostra museo novecento

Una mostra assai complessa dal punto di vista organizzativo che ha richiesto una preparazione scientifica di oltre due anni” ammette il direttore Sergio Risaliti, che coglie l’occasione per ringraziare i curatori, Martina Cognati e Enrico Mascelloni. Le opere esposte, una trentina tra sculture, pannelli e carte, mettono in evidenza la continuità di sguardo che attraversa tutto il lavoro dell’artista. Leoncillo restituisce dignità al proprio materiale d’elezione, la ceramica, trasferendolo dall’utilizzo più squisitamente artigianale a quello propriamente artistico, uno strumento flessibile all’espressione umana e ai drammi esistenziali (la sofferenze, il dolore, la morte). La mostra sarà visitabile fino al 1° maggio 2022.

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