frastuoni

Frastuoni di dicembre 2021

By Leonardo Cianfanelli

December 27, 2021

di Leonardo Cianfanelli

THE WAR ON DRUGS

I Don’t Live Here Anymore

(Atlantic)Recensire il nuovo album dei The War On Drugs non è affatto facile, specialmente dopo il recente successo internazionale e la chiacchierata storia del frontman Adam Granduciel con l’attrice Krysten Ritter. Poi premi play e improvvisamente tutto diventa chiaro: la voce incredibile di Granduciel, i suoni dei suoi fedeli musicisti che profumano di vecchio e classico, l’America on the road che ti entra dai finestrini insieme alle scie luminose e immortali lasciate da Dylan e Springsteen, il dolce omaggio di Adam a suo figlio nato due anni fa e chiamato (non a caso?!) Bruce. Tutto è perfetto in questa lunga ballata custodita in dieci tracce che alterna momenti più carichi ed elettrici a deliziosi tappeti acustici. Ben tornati The War On Drugs, vi aspettiamo live per godere forte, ancora una volta.

CURTIS HARDINGIf Words Were Flowers

(Anti)

Era un’umida serata di qualche anno fa quando ci siamo recati in gita in quel di Bologna per testare il talento del soul singer Curtis Harding, scommessa ampiamente vinta. Harding torna con il nuovo album “If Words Were Flowers” che ne conferma il talento con una rinnovata maturità. La bellezza inizia già dal brano di apertura, con la intro fumosa in crescendo di fiati e coro gospel, per poi diluirsi nelle undici tracce che potrebbero tranquillamente essere la colonna sonora di un film della Blaxploitation anni ’70. I canoni del genere ci sono tutti, ma rivisti in una chiave personale e contemporanea, aprendo gli orizzonti al jazz, al rock e al r&b. Singoli da heavy rotation radiofonica cedono il passo a lentoni bollenti che confermano Curtis Harding tra le stelle della nuova scena soul mondiale.

MARTA DEL GRANDI 

“Until We Fossilize”

(Fire Records)

Seguiamo già da tempo la giovane artista Marta Del Grandi, tanto che per un soffio non è stata tra i protagonisti dei festeggiamenti per il centesimo numero a novembre. Di base a Milano, ma con già all’attivo un sacco di esperienze in giro per il mondo, Del Grandi presenta ora il suo album d’esordio “Until We Fossilize”, uscito per l’interessantissima label inglese Fire Records, che stupisce per fascino e stile. Dopo i validissimi primi singoli “Somebody New”, “Amethyst” e “Shy Heart”, Marta presenta altre cinque tracce che continuano il suo percorso sonoro con la voce cristallina in primo piano, partendo dagli studi jazz per assorbire elettronica, un sacco di strumenti e quell’attitudine dimenticata del vecchio cantautorato italiano. Segnatevi questo nome, siamo sicuri che ne risentirete parlare.