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Tre piccoli problemi della raccolta porta a porta

1) 4 bidoni per 30m2: nelle zone dove è iniziata la raccolta porta a porta sono arrivati i relativi bidoni (carta, indifferenziato, organico e un cestino più piccolo) per consentire la differenziazione dei rifiuti domestici. «Dove metto questi bidoni se vivo in pochi metri quadri di casa?» è stata la preoccupazione espressa dagli abitanti del centro storico. Alia però ricorda che nel centro cittadino non sarà attivata la raccolta porta a porta ed è possibile verificare quale sistema sarà attivato in ogni zona tramite il portale www.firenzecittacircolare.it;

2) La sparizione dei cassonetti: l’arrivo della raccolta porta a porta spesso è seguita dalla rimozione dei cassonetti e dei cestini presenti in strada o, in alcune zone, dalla sostituzione con quelli ad apertura con chiavetta per i residenti. Una città senza bidoni della spazzatura è senz’altro bella da vedere, ma poco pratica se ospita costantemente un alto flusso di turisti.Il risultato sono maratone con i sacchetti del sudicio sottomano o l’abbandono per strada. Dove previsto questo tipo di raccolta, infatti, Alia procede dopo un primo mese di “prova” per gli utenti alla rimozione dei cassonetti, rimanendo però in costante contatto con l’amministrazione pubblica al fine di monitorare la situazione;

 3) Sacchetti dell’organico troppo biodegradabili: in alcune frazioni, oltre alla consegna dei bidoni, viene effettuata la consegna semestrale dei sacchetti per il multilaterale e per l’organico. Se per i primi non si riscontrano problematiche, i secondi -dovendo essere biodegradabili -spesso si rompono con estrema facilità, facendo cascare i rifiuti dentro il bidone o, peggio, per strada. Una soluzione, consigliata da Alia, consiste nell’utilizzare le normali buste della spesa.

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