Vineria Moderna

Storie

DA SUGARELLO A FORMAGGIOTECA TERROIR VINCE LA FANTASIA

By Raffaella Galamini

May 01, 2021

I GRANDI MARCHI CONFERMANO L’AMORE PER IL CENTRO

Firenze non si arrende e nonostante i lunghi e duri mesi del Covid le nuove aperture non si sono mai fermate. Basti pensare che qualche mese fa all’interno del Mercato di San Lorenzo ha debuttato Sugarello, pescheria con cucina. Dietro il nome di questo pesce azzurro dall’ottimo sapore ci sono Raffaello Baldini e Luca Corretti che hanno deciso di proporre street food di qualità e… di mare. Sulla loro pagina Facebook tutte le proposte del giorno e le novità da provare dal martedì al sabato. 

In Oltrarno è arrivata la Formaggioteca Terroir: già un negozio, nell’attesa di poter riprendere con le degustazioni, dove comprare una accurata selezione di formaggi italiani e francesi da abbinare a una bella proposta di vini. Un cheese-shop che punta sui piccoli produttori e sui vitigni autoctoni con l’obiettivo di esaltare i territori e le loro eccellenze.

Sempre in tema di etichette e cantine in via Arnolfo 13/A è cominciata l’avventura di Vineria Moderna, enoteca a Firenze con vendita anche on-line. Si tratta di un’iniziativa di Riccardo Chiarini, già noto con PromoWine per l’organizzazione di eventi nel settore enogastronomico. “Non troverete mai vini banali da Vineria Moderna”: questa la promessa di Chiarini. 

I grandi marchi confermano il loro amore per il centro storico di Firenze nonostante le zone rosse degli ultimi mesi: in via Calzaiuoli ha aperto nelle ultime settimane il primo negozio fiorentino di Ray Ban, brand di occhiali del gruppo Luxottica, mentre in via della Vigna Nuova (Palazzo Berardi) è sbarcato Ralph Lauren con una boutique di 140 metri quadri e tre vetrine su strada dedicata alle collezioni Polo Ralph Lauren uomo e donna. Fuori città da segnalare una new entry dal nome curioso: Gustaritto. Si tratta di un piccolo locale a Sesto Fiorentino in via Gramsci dove poter gustare trippa, lampredotto, tortelli artigianali con vari ripieni (al ragù di cinta, di lampredotto con pesto di prezzemolo e con pere e pecorino). La sera pinsa romana.