In una piazza Santo Spirito quasi primaverile, ironicamente seduti al bar Ricchi, che contraddice la condizione di tutti noi, incontro Giulio, Claudio e Tommaso, in arte Super! In sottofondo ci accompagnano le note di Micheal Jackson, e l’eventualità è particolarmente fortunata perché un bel basso disco-dance è tra le caratteristiche principali dei loro brani. Ne sono usciti due: Disco Labrador e Un serpente a Natale.
Il groove è quindi affidato a Tommaso, già bassista de La Notte. Gli risponde la chitarra a tratti languida e ululante, a tratti sincopata e funky, di Giulio. Claudio è il paroliere della band, nonché addetto all’immaginario. Un lavoro che per i Super! deve essere a tempo pieno: alla base dei loro testi e della loro attitudine c’è la goliardia, la rivendicazione di una sacrosanta superficialità, del genere del pastiche: “l’esaltazione di una parodia, in tutti i suoi difetti, vuole essere costruttiva, un modo per non rassegnarsi alla malinconia”.
Altra influenza riconoscibile sin dagli abiti di scena è “il mondo vintage, kitsch” nonché quello della cinematografia, “dallo Spaghetti western a Dario Argento”. L’amore per la cultura popolare ci porta a buttare nel calderone della nostra chiacchierata Ornella Vanoni, Nino d’Angelo, gli Oasis, Lucio Battisti e Pino d’Angiò, secondo il principio per cui “il limite è il cielo”.
Disco Labrador, registrato all’ Hidden Island Rec Lab,è un pezzo di dance moderna che affonda le basi nei capisaldi del genere: Chic, Earth Wind and Fire, Marvin Gaye. Il video è di Lorenzo Torricelli, come quello di Un Serpente a Natale, pezzo prodotto insieme ad Andrea Mastropietro (in arte L’Albero) che ha anche suonato le chitarre e cantato i cori. Un brano ironico con consapevoli note passivo aggressive a dare un po’ di pepe all’insieme: “prendersi troppo sul serio creerebbe l’arte peggiore. Essere superficiali vuol dire anche essere spontanei, leggeri. In tanta musica di oggi c’è il culto della verità: a noi invece interessa quello della bellezza”.