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Arte

La nuova vita del “Dito di Novoli”

By Redazione Lungarno

January 08, 2021

di Daniel C. Meyer

Da ex centrale Fiat a centro polifunzionale.

Il “Dito di Novoli” rinasce a nuova vita: l’ex centrale Fiat di Novoli, con la sua pittoresca ciminiera, sarà infatti oggetto di una ristrutturazione che trasformerà lo storico edificio (realizzato per la Fiat nel 1939) in una nuova struttura pubblica polivalente, aperta a tutti i cittadini.

Cecilia Del Re, Assessore all’Urbanistica del Comune di Firenze, conferma che i lavori partiranno nella prossima primavera, per concludersi circa un anno dopo.

I lavori

“Grazie a questo recupero la Centrale termica diventa un luogo simbolico di passaggio dal passato al futuro della città, unica memoria rimasta dell’insediamento produttivo preesistente – ha dichiarato l’Assessore –  Protagonista indiscussa dello skyline di San Donato, ora si affianca al nuovo viadotto della tramvia per trasportare sempre più il quartiere di Novoli nella modernità. Un piano che consente di recuperare non solo la ex centrale inserendo funzioni pubbliche e di servizio ma anche tutta l’area circostante puntando sulla valorizzazione degli aspetti ambientali e sulla mobilità sostenibile alternativa che già oggi permette di raggiungere l’area”.

I primi rendering sono suggestivi: sarà realizzata una struttura metallica che richiama il disegno naturale di una foglia su oltre 30 metri, con pannelli fotovoltaici per generare energia rinnovabile, verde verticale interno e 200 metri di led per creare un’illuminazione scenografica.

Per quanto riguarda gli interni, al piano terra nascerà uno spazio pubblico comunale aperto alla collettività per informazioni, incontri ed eventi, al primo sarà mantenuta l’originaria sala caldaie, molto evocativa, che potrà ospitare mostre temporanee aperte al pubblico, mentre il secondo e il terzo piano saranno utilizzati per la realizzazione di un locale pubblico; lo spazio, di proprietà pubblica, sarà dato in gestione a privati tramite un bando che dovrà  anche valutare l’offerta, anche di programmazione culturale.

La terrazza

Ma la vera chicca sarà la terrazza al quarto piano, che, come confermato dall’Assessore Del Re, sarà accessibile a tutti i cittadini e che, con i suoi 30 metri di altezza “sarà la terrazza pubblica più alta di Firenze”.

Un progetto ambizioso, che continua nell’ottica di ammodernamento dell’area di Novoli, e che è “made in Firenze” anche nella sua realizzazione: il progetto è infatti opera di giovani tecnici fiorentini coordinati dall’architetto Lorenzo Malvasi.