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Il casco II

kebab

Mamma pettinami ma pettinami bene mamma pettinami ma pettinami bene. Tre tigri contro tre tigri tre tigri tre tozzi di pan secco in tre strette tasche stanno. Sopra la campa la crapa crampa sotto la panca la crapa crepa. Se le tasche son tasconi…, com’era?

E basta adesso, sono tre ore che sei davanti a quello specchio.

E ancora la capra non l’ho resuscitata però.

Che devi resuscità? Vai e basta. Il primo appuntamento è andato bene, o no?

Non so nemmeno se era un appuntamento.

Ancora co’ ‘sta storia.

Maglione a quadri o a righe?

E l’opzione tinta unita, no? Mettitene uno e esci!

Ok. Nero. Sta bene su tutto, pare. Significa un minor margine di errore.

Finirà che penserà che sei gay, Arturo.

Dici?

No. Vai.

Sono le otto e hai fame. Un appuntamento a quest’ora non è semplice da gestire, a livello logistico: si arriva già mangiati? O si invita a cena? Avete in programma un cinema, quindi la cena è da escludere: non ci sarebbe il tempo. Già sul cinema hai i tuoi crucci: è un luogo in cui non ci si parla. Un luogo a cui si associano aspettative romantiche del tutto irrealistiche. Ma tant’è: andrete all’Odeon per un film in lingua originale. L’attrice ti piace molto ma non hai deciso se è opportuno o no dirlo. Se lo dici ti mostri di carne, e male non fa. Ma si esprimono apprezzamenti verso altre donne, benché ipotetiche e irraggiungibili, a un appuntamento? Signor-no signore.

Hai fame, ti ricorda lo stomaco che tenti di ignorare. Sulla strada c’è un kebab. 

Non “un”: IL kebab. “Fatto bene, garantito”. Vorresti fermarti lì. Ma si può mangiare un kebab prima di un appuntamento? Se ogni volta devi lasciare il giubbotto fuori dal balcone per la puzza? Suona come un altro Signor-no. Ma è possibile che già ti plasmi su di lei, quando ancora vi tenete al canonico metro di distanza? Visualizzi gli occhioni silenziosi del dottore, i suoi baffoni rossi. Questo ti basta a ricordarti la necessità di pensare ai tuoi bisogni. Ci hai lavorato tanto… Ma è necessario essere tanto rigidi?

Ti risolvi a mangiare un falafel perché pensi che puzzi di meno. E a trascorrere il tempo della sua preparazione fuori dal negozio, per risparmiare almeno i vestiti. Ti sembra un buon compromesso, insieme alla Coca Cola che ti scoli. 

Sotto sotto ti senti al sicuro anche sulla cipolla: alla peggio, ti proteggerà la mascherina. [continua… ]

Ti sei perso il primo capitolo della storia? Recuperalo qui:

Il casco
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