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Commissione Segre, ecco perché serve a Firenze

commissione segre

foto: Vincenzo Livieri - LaPresse

Il 2020 prima di congedarsi ha portato a Palazzo Vecchio, proprio alla vigilia di Natale, l’istituzione di una commissione speciale “per il contrasto dei fenomeni di intolleranza e razzismo, antisemitismo e istigazione all’odio e alla violenza”. La delibera, presentata dal capogruppo Pd Nicola Armentano, è stata presentata in Palazzo Vecchio sulla scia di un’idea analoga lanciata a Palazzo Madama dalla senatrice a vita Liliana Segre. Perfino il sindaco Dario Nardella ha partecipato alla votazione, esprimendosi a favore della Commissione Segre.

Con una crisi di proporzioni mondiali, il lavoro che scarseggia e le polemiche sui ristori, viene da chiedersi, serviva una commissione così e per giunta a Firenze? 

La risposta è nelle parole di Barbara Felleca (Pd) chiamata a presiedere la commissione, che spiega: «siamo di fronte al rischio di un conflitto sociale, innescato dalla crisi, tra soggetti tutelati e non. Finché ci sarà questo atteggiamento di differenza  e distinzione tra “noi e gli altri”, non si uscirà da certi meccanismi. Riconosco che le emergenze in questo momento sono di sicuro altre ma credo anche che serva dare un segnale preciso, importante proprio adesso in un frangente come quello attuale»

Così, sebbene non siano mancati gli attacchi, la commissione si è riunita per la prima volta in via telematica il 18 gennaio. A intervenire il professore Paolo Grossi, presidente emerito della Corte Costituzionale sul tema dei diritti umani e della dignità della persona. Secondo le intenzioni della presidente la commissione serve per «creare un humus fertile per future progettualità e per una democrazia pluralista» e sono soprattutto i ragazzi quelli che si intende coinvolgere e sensibilizzare. Felleca, che ha una formazione giuridica, ma è anche una madre con due figli adolescenti, ritiene che affrontare il discorso con i giovani sia fondamentale

Soprattutto alla luce di episodi di cronaca a dir poco inquietanti come la chat che inneggia all’olocausto, scoperta nelle scorse settimane e oggi al centro di un’indagine della Procura del Tribunale dei Minori di Firenze. La commissione Segre, istituita per l’anno 2021 proprio al fine di darsi una scadenza e ottenere obiettivi concreti, non si limiterà solo a una ricognizione dei fenomeni presenti e a un confronto con le comunità religiose, con l’Anpi e l’Istituto della Resistenza. Per giugno, Covid permettendo, c’è allo studio una grande iniziativa che dovrebbe coinvolgere, ci si augura in presenza, le scuole e i ragazzi. 

A oggi, va detto, i primi ad appellarsi alla nascente commissione sono stati gli esponenti della Lega Salvini Firenze: la richiesta è scaturita a margine dell’omicidio di Agitu Ideo Gudeta, imprenditrice simbolo dell’integrazione violentata e uccisa a dicembre 2020. Nel mirino un commento su Facebook della capogruppo della lista Nardella a Palazzo Vecchio Mimma Dardano in cui “ringraziava” la politica di intolleranza della Lega: è stato acclarato invece che le responsabilità dell’omicidio non sono di carattere razziale, ma economico. E se probabilmente questa non sarà la principale questione nell’agenda della Commissione, può essere uno spazio di confronto su temi che, oggi come ieri, sono essenziali. 

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