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Le origini del Gin

gin

di Andrea Bertelli

“Gli albori del tonico al ginepro”

Si ipotizza affondino le proprie radici nello stivale, la bevanda era ben diversa da quella oggi conosciuta.
Prima di venir codificato in Olanda con il nome Genever o in Inghilterra con il nome di Gin, in Italia, nell’XI secolo, c’era un’elisir fatto dai monaci, distillando vino e bacche di ginepro (insieme ad altre botaniche), una bevanda dalle proprietà toniche e terapeutiche sorprendenti.
I monasteri erano luoghi di ricerca e indagine, custodi dell’arte della distillazione, giunta in Europa dal Medio Oriente. Questo elisir probabilmente si è poi evoluto nel rosolio, liquore zuccherino dato dalla macerazione in alcol di petali di rosa e altre spezie, dal gusto dolce, più apprezzato nei paesi del Mediterraneo.
Non deve quindi stupire se l’archetipo del Gin fu creato in Italia, come riportato anche nel “Compendium Salernitanum”, opera medica del 1055 d.C. che tra le sue pagine cita esplicitamente la preparazione di un distillato di vino e bacche di ginepro dalle proprietà toniche.
Un digestivo probabilmente, più che un farmaco, ma probabilmente fu proprio questo primitivo elisir il primo antenato del Gin. Sul solco di questa tradizione, nei secoli successivi, fiorirà la ricerca da parte di monaci e alchimisti della famosa aqua vitae ottenuta attraverso la distillazione del vino.
La storia però non finisce qui, altri pionieri del ginepro aprirono la strada al nostro amato attraverso i secoli e ne portarono la ricetta per l’Europa, come vedremo nel prossimo numero.

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