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Non è stabile ciò che è stabile, ma è stabile ciò che piace

Freud

Caro Dott. Froddini, mi è venuto un dubbio: mi guardo intorno e molti fra amici e conoscenti in questo periodo vanno a convivere, si sposano, comprano casa, fanno figli. Io ho 36 anni e se penso anche a una sola di queste cose mi viene l’orticaria. Non è che non abbia avuto relazioni serie o durature, anzi, però questa cosa della progettualità proprio non la digerisco. Non è che ho un problema?  

Gloria.

Gloria, quando si ha un dubbio è sempre una buona notizia: è bello vedere persone che trovano il coraggio di guardarsi dentro e di porsi domande, questo fa parte di quel lavoro faticoso che chiamiamo “crescere” e ci stimola a maturare nuove consapevolezze. Non è facile avere a che fare con un mondo frenetico, che ci porta a investire tempo ed energie per costruire una stabilità che diventa per molti una meta (o forse un miraggio), più agognata che mai in questi tempi così instabili. Lei, Gloria, in questo mare in tempesta assomiglia a una surfista, capace di rimanere in equilibrio senza farsi travolgere dalle onde

Io credo che non ci sia un modo giusto o sbagliato, non c’è bisogno di raggiungere traguardi convenzionali solo per siglare la casellina, quello che conta è che sia una scelta che sente sua. Si può scegliere di convivere, sposarsi o far figli per essere felici; si può scegliere di stare in una relazione eterna; oppure possiamo decidere di avere più compagni o compagne durante la vita, si può scegliere di restare soli perché ci bastiamo o si può decidere di convivere con amici, amiche o chiunque sia di nostro gradimento. Quello su cui vorrei invitarla a riflettere però è questo: la scelta che sta attuando è coerente con il suo desiderio?

Se tra qualche anno tornasse indietro, rifarebbe le stesse scelte o cambierebbe qualcosa? Vorrebbe che le cose andassero diversamente? Se le risposte a questi interrogativi sono positive, potrebbe essere che questo suo modo di vivere le relazioni sia una strategia per evitare la stabilità che magari la spaventa. In tal caso potrebbe essere utile lavorarci sopra, per riuscire a immaginare scenari inediti e nuove possibilità. Se invece la nostra Gloria del futuro è soddisfatta da quello che vede, io le auguro di restare coerente con i suoi desideri per tutta la vita, anche a costo di essere l’unica fuori dal coro; quanto meno sarà unica.

Sigismondo Froddini

Una rubrica a cura di SpazioPosso. Inviate le vostre domande, crisi e drammi esistenziali a spazioposso@gmail.com. Il dott. Sigismondo Froddini vi risponderà in questo spazio.

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