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Simone Guida Aka Nova Lectio, quel mix (che funziona) fra YouTube e Grande Storia

Da tempi non sospetti (lo diranno tutti immagino, ma nel mio caso è vero, ho le prove), sono un grande appassionato dei format di divulgazione storica su qualsiasi medium e – ovviamente – Alessandro Barbero è uno dei miei idoli. Lo metterei nella top three (in ordine non gerarchico) con Clint Eastwood e – manco a farlo apposta – Carlo Magno: gente insomma che ce l’ha fatta.

Detto ciò è stato soprattutto il Lockdown (a conferma che ci sia un prima e un dopo) a farmi conoscere nuovi canali di divulgazione e di conseguenza nuovi divulgatori. Di questi credo che alcuni non riescano, con tutto il rispetto per l’impegno e la materia, a salire oltre il livello di wannabe, altri, come il personaggio che ho la fortuna di intervistare, meritano attenzione e stima massime. Perché?

Per prima cosa l’impegno, la costanza, la dilezione all’oggetto di studio e insegnamento e al pubblico dei follower. Per seconda il tempismo nello scegliere il momento storico giusto, in cui cioè – a sindacabilissima opinione del sottoscritto – l’intermittenza della didattica in classe necessita di un ausilio sempre più massiccio del giusto connubio tra qualità e tecnologia.

Ebbene sto parlando di Simone Guida, aka Nova Lectio sul suo canale youtube, 27 anni, pistoiese di nascita ma pratese d’adozione, diplomato al liceo classico, laureato magistrale in lingue e letterature straniere, ha vissuto in Islanda per 1 anno e lavora come commerciale estero per una ditta olearia.

A quanti follower è arrivato il tuo canale? E quanto tempo hai impiegato a raggiungerli?

Attualmente il canale ha 137.000 iscritti con un’oscillazione di visualizzazioni che varia tra 1.2 e 1.5 milioni. Ho iniziato a caricare video sulla piattaforma nel lontano 2014, ma soltanto a Gennaio 2020 ho deciso rivoluzionare il vecchio canale, cambiando nome e incentrandolo unicamente su tematiche di divulgazione storica. È stato in quel momento che Nova Lectio è metaforicamente esploso in termini di visibilità, passando da quasi 50.000 iscritti e (20.000 views mensili) allo stato attuale.

Senza entrare nel merito “tecnico” (cioè dove acquisisci le fonti, da dove e come realizzi i contenuti, ecc.), come definiresti il tuo format, per categoria di contenuti, stile, formato? Cosa lo caratterizza di più? Hai “colleghi” o maestri a cui ti ispiri?

A livello di contenuti, l’obiettivo è quello di portare argomenti dibattuti, di ampio respiro e che possano far riflettere lo spettatore anche sul presente, senza però influenzarlo in alcun modo. Neutralità e narrazione oggettiva dei fatti sono – e saranno – il mantra del canale, un fattore che purtroppo è sempre più raro nei media tradizionali. Si parla spesso di distorsione dei fatti e di strumentalizzazione delle questioni storiche… beh, per me Nova Lectio è uno spazio in cui le opinioni personali sono scisse dai contenuti realizzati. A questa premessa di base, ho sviluppato uno stile di facile comprensione attraverso l’uso di immagini e filmati storici, il tutto supportato da una tecnica narrativa opposta a una che potremmo definire autoreferenziale, fine a se stessa (come quella che, ahimè, regna in molte realtà universitarie). Se dovessi scegliere un termine che riesce a esemplificare al meglio il canale, direi “divulgazione d’intrattenimento”. Non ho un ideale ben preciso al quale mi ispiro. Nutro comunque molta stima per diversi storici e studiosi a livello accademico, ma paragonare il mio lavoro digitale con la loro attività sarebbe un semplice peccato di “hybris”.

Sei d’accordo con quanto ho appena affermato, cioè che i tuoi interventi possano essere un buon ausilio (se non un sostituto) alla didattica scolastica?

Sul fatto di essere un sostituto, sono un po’ in disaccordo. Ritengo che la didattica frontale a scuola e all’università sia insostituibile, anche se in questo caso la variabile che fa la differenza è soprattutto il docente, che deve essere in grado di trasmettere una certa passione per ciò che insegna. Se i miei video sono visti invece come un’integrazione per approfondire quanto fatto in ambito didattico, certamente. Youtube è una piattaforma incredibile, un diamante ancora grezzo e del quale sempre più persone stanno scoprendo il potenziale informativo ed educativo.

Domanda delle domande (credo): riesci a garantire sostenibilità economica al tuo canale attualmente? Hai un obiettivo oppure un sogno nel cassetto a riguardo?

Al momento, grazie al repentino successo, il canale mi sta dando diverse soddisfazioni e – non lo nego – anche economiche, sebbene queste ultime non siano affatto paragonabili alle cifre di uno stipendio standard. Per fortuna però ho un lavoro che mi permette di coltivare Youtube come hobby secondario e di dedicare le ore serali alla realizzazione dei video. Il sogno nel cassetto sarebbe quello anzitutto di sviluppare al meglio le potenzialità del canale, per portarlo così a un livello qualitativo superiore rispetto allo stato attuale: iniziare nuovi progetti e nuove serie, aumentare la qualità delle riprese, variare i contenuti, e così via. Senza dubbio, vivere del mio lavoro di divulgazione sarebbe una grande soddisfazione, ma l’obiettivo di lungo termine resta comunque quello di far sì che Nova Lectio diventi un punto di riferimento per gli appassionati di storia e di cultura in generale.

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