foto: Hans Eiskonen

Storie

Fragilità e Lockdown: quando l’isolamento è più difficile

By Redazione Lungarno

June 15, 2020

Aumentata la violenza domestica, ridotti i TSO

di Matteo Chiapponi e Giacomo Alberto Vieri

Siamo stati a casa, tutti quanti, diligenti e silenziosi. Ma che ne è stato di coloro per i quali, Casa, è spesso gabbia o costrizione? “Dal 9 marzo al 28 aprile”, dice Teresa Bruno, Presidentessa di Artemisia, centro Anti-Violenza fiorentino, “85 sono state le nuove situazioni di donne, e 52 quelle di minorenni, che abbiamo accolto. Per quanto riguarda le persone che avevano iniziato un percorso prima del lockdown, i colloqui e le consulenze, spesso da remoto, si sono intensificati fino a raddoppiare”. 

Numeri significativi, ripartenze da calibrare ora attentamente, ben coscienti che la violenza isola e impoverisce”. Con il prolungamento della chiusura delle scuole, ci tiene a ribadire la Bruno, sarà complesso gestire le numerose richieste e “i percorsi di uscita dalla violenza che si costruiscono insieme alle donne e spesso – e per fortuna – non coincidono con la necessità di un allontanamento in emergenza da casa. D’altra parte non smettiamo di ribadire che allontanarsi è stato ed è possibile anche in tempi di emergenza sanitaria”.

E la pandemia ha avuto un forte impatto anche sui pazienti psichiatrici: il Dr. Paolo Rossi Prodi, responsabile dei Servizi di salute mentale a Firenze, sottolinea che negli ultimi tre mesi i ricoveri per le patologie psichiatriche più gravi sono diminuiti del 50%. “I trattamenti sanitari obbligatori, solo 3 in questi mesi di quarantena, vanno a sottolineare come, paradossalmente, il distanziamento sociale e fisico imposto dal Covid-19 in questa particolare categoria di paziente, abbia svolto un ruolo di alleato temporaneo in quanto si tratta di disturbi molto gravi come la schizofrenia o il disturbo bipolare. Un incremento delle richieste di aiuto e supporto si è registrato invece per i pazienti affetti da disturbi più lievi come la depressione. Si sono perciò attivate le strutture per l’ascolto e la terapia riabilitativa

Abbiamo dato alle nostre case sensi e forme nuove, tutti quanti, diligenti e silenziosi. 

Non ce ne scordiamo di cosa ne sarà, domani, di coloro per i quali, Casa, sarà ancora gabbia o costrizione.