Musica

Il nuovo album di Naomi Berrill è sbocciato come un fiore a primavera

By Matteo Chiapponi

May 11, 2020

Emozionata, felice, raggiante Naomi mentre presenta, in diretta dal suo profilo Facebook, il suo nuovo disco Suite dreams uscito l’8 maggio preceduto dal singolo “Ginkgo Biloba”, brano dedicato a un albero antico che ha resistito financo al bombardamento di Hiroshima. 

In questo momento così particolare, dice Naomi, questo albero le ispira il saper resistere alle avversità. Una distesa di foglie autunnali ai suoi piedi sul pavimento di casa (“mai avrei pensato di usarle in questa occasione”), il suo inseparabile violoncello, il pianoforte, la fisarmonica. 

Quando comincia a suonare Naomi le note sono un torrente in piena e anche l’arido mezzo internettiano non smorza questo forte legame con la natura. L’album è composto da tre suite (“Woods”,”Dance”, “Playground) concepite in diversi luoghi e momenti: la prima suite è nata infatti pedalando tra gli alberi delle Cascine, la seconda durante un viaggio in Irlanda, sua terra natia, la terza invece è un insieme di brani in cui voce e violoncello uniscono le melodie più disparate, da danze ungheresi a suite indiane in un volteggiare fanciullesco ma non per questo inconsapevole. 

Suite Dreams è un album che non sta mai fermo, come le danze folk irlandesi, si prende gli spazi e li lascia diversi da come erano prima: in Preludeentra in vibrazione con la natura passando per la Bourrée della 3° Suite di Bach cambiandone l’armonia e la metrica; in “Spring goes” è il susseguirsi delle stagioni a suggerirci che l’uomo si muove costantemente alla ricerca di una condizione migliore. 

Bellissima “Mermaid danceche parla di una sirena che pur di diventare umana rinuncia alla sua voce e non potendo più cantare balla senza sosta. 

La presentazione del nuovo album si chiude in bellezza con una cover dei Beatles (“Free as a bird”) in cui Naomi è accompagnata dal piccolo (e bravissimo!) figlio Pietro alla chitarra. Un siparietto incantevole per un album che trabocca di tornare a sentirsi tutt’uno con la natura.