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Turismo a Firenze, come ripartire dopo la crisi

Flickr CC - Alcuni diritti riservati a ChrisYunker

Azzerato dall’emergenza Coronavirus il turismo a Firenze deve ripartire quanto prima. L’indagine realizzata da Travel Appeal e presentata a fine febbraio in Palazzo Vecchio offre spunti interessanti al Comune di Firenze e in generale a tutti gli operatori su dove e come agire.

L’analisi ha valutato la percezione e l’identità online della destinazione Firenze. Una meta turistica ad alto gradimento (nell’88% dei casi) come testimoniano i due milioni di recensioni web ottenute nell’arco di un anno. Due terzi dei contenuti provengono da stranieri e in particolare da francesi, spagnoli e inglesi che sono i primi tre mercati dal punto di vista online. 

Commenti e recensioni, che sono stati analizzati attraverso un sistema di Intelligenza Artificiale, restituiscono l’identikit del turista che arriva in città e cosa è motivo d’interesse e soddisfazione nel suo soggiorno. Dalla ricerca emerge una città ricca di punti di interesse, ne sono stati censiti 4.621. Amatissima dalle coppie, che rappresentano la metà dei visitatori, dalle famiglie con bambini e da chi apprezza Firenze per l’artigianato e le sue botteghe. 

Proprio il sentiment, cioè la soddisfazione per iniziative e servizi rivolti ai bambini indicano margini di miglioramento. Firenze non viene ad oggi percepita come una meta per famiglie e le attività per i più piccoli ancora stentano a trovare la loro dimensione sui social. Stesso discorso per il mondo dell’artigianato che a oggi è di certo una componente identitaria della destinazione ma non sfrutta il suo potenziale di attrattore turistico. 

Di solito viene scoperto in loco dai turisti durante le visite ai musei e ai monumenti. Una più che piacevole scoperta visto che, a sentire i commenti sul web, questa esperienza viene giudicata “memorabile e positiva”. Un input in più per lavorare a una Firenze a misura di baby turista e  attenta a valorizzare – attraverso percorsi turistici – le botteghe artigiane.

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