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A Firenze un servizio gratuito di pronto soccorso psicologico e pedagogico

Ci sono dei momenti in cui facciamo i conti con noi stessi. Ricchi o poveri, giovani o adulti, uomini e donne: se c’è una cosa che accomuna le persone che non hanno assolutamente niente in comune, sono proprio dieci lettere, che messe in fila, compongono la parola solitudine. Quanti di voi in un preciso momento della loro vita si sono sentiti senza obiettivi, vulnerabili, incustoditi o semplicemente soli? 

La solitudine è un fenomeno che colpisce le persone di tutte le età, dagli adolescenti agli anziani, e la mancanza della possibilità di sfogarsi, rifugiandosi in casa o peggio – utilizzando la tecnologia come surrogato della compagnia – può essere deleterio. 

Spinta dall’idea di mettere a disposizione dei cittadini un servizio gratuito di pronta accoglienzapsicologica – per tutte quelle persone che vorrebbero parlare con qualcuno ma che hanno timore di farlo –  la psicologa e psicoterapeuta Cinzia Dini, presidente dell’Associazione di promozione sociale CePsiT UniLab,  dal 27 gennaio di quest’anno ha attivato un servizio gratuito di pronto soccorso psicologico e pedagogico.

Il suo team, composto dagli psicologi dell’Associazione sarà reperibile tutti i giorni dalle 8 alle 24, compreso il fine settimana, al numero dedicato 055 0317978. Dopo il primo contatto telefonico sarà possibile incontrare i professionisti su Skype o in sede (via Francesco Crispi, 11) ed eventualmente anche a domicilio. Dopo i primi due colloqui gratuiti, ogni persona sarà indirizzata verso una consulenza psicologica adeguata e gli incontri successivi saranno svolti a un costo agevolato. 

“Il nostro obiettivo è quello di riattivare il contatto umano” – spiega la Dott.sa Dini. “Ansia, depressione, abbandoni e problemi relazionali: il primo passo è ammettere di avere delle difficoltà per superarle e non c’è niente di male in tutto ciò. Dall’altra parte della cornetta, ci saranno persone competenti pronte ad ascoltare senza giudizi per capire insieme il percorso più adatto alle proprie necessità”.

D’altronde, la solitudine non può vincere. Sono solo dieci lettere messe in fila.

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