Ho ascoltato con piacere LOTO, il disco d’esordio solista di Theo Taddei, musicista della scena fiorentina già attivo con TooMuchBlond, Le Furie e Aquarama. L’album, che uscirà il 10 aprile 2020 per Fresh Yo! in vinile e digitale, anticipato dai singoli XIX e Fantasia. Vi ho trovato atmosfere immersive che fanno subito pensare al rapporto uomo/natura: un viaggio tra le sperimentazioni elettroniche del primissimo Battiato e una psichedelia più moderna, con echi riflessivi che mi hanno ricordato le belle idee dei Deproducers.
Un inno alla natura padrona e rigeneratrice che ha qualcosa in comune con la moderna pietra miliare del genere, Stormi di Iosonouncane. I due brani d’apertura corrispondono ai singoli; XIX è uscito anche con un suggestivo video, opera dello stesso Taddei, su Repubblica. In Fantasia invece, incessanti, brillanti accordi di tastiera supportano una voce molto riverberata e presente come un mantra. Proseguendo in questo viaggio si incontrano brani più percussivi dove non solo la batteria, ma suoni più folk dialogano con melodie di fiati, e strumentali più intimisti dove è la tastiera a guidare l’esplorazione dei ricordi. Infine, anche tracce ambiziose dove un’intensa drum machine dialoga con voci a cappella dal sapore sacrale.
Ma LOTO è anche un progetto di arti visive che coinvolge tutta la grafica e quindi la copertina dell’album, “un paesaggio montuoso fatto soltanto di cipressi e rispettive ombre, che trasmettono la definizione delle colline attraverso la percezione della profondità”.
La produzione artistica di Theo, specializzato nella china, è infatti ricca di “paesaggi immaginari, a piccoli tratti fini, che richiamano però i miei reali luoghi d’origine”. Era previsto che la pubblicazione di LOTO fosse accompagnata da una mostra al Museo Bellini di Firenze, a cura di Caterina Toschi: un percorso multidisciplinare scandito dall’esposizione di disegni, da produzioni video e musica. Speriamo di potervi partecipare quanto prima.