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KIMAP, SUPERARE LE BARRIERE ARCHITETTONICHE

Kimap

di Daniel C. Meyer

Dopo il dramma di piazza Brunelleschi, una questione importante è tornata alla ribalta: viviamo in una città a misura di disabile?

Una risposta viene da un’app, nata proprio a Firenze; si chiama Kimap, ed è un navigatore che mette a disposizione di chi ha una qualche forma di disabilità motoria una mappa cittadina tarata sulle sue esigenze.

L’app ha una serie di funzioni davvero utili: calcola il miglior tragitto in base ad accessibilità, tempo e distanza, e a seconda del mezzo di locomozione (carrozzina, handbike elettrico e scooter), rileva la qualità del terreno; ha un navigatore che aggiorna i percorsi in tempo reale e apprende dalla community, e persino una guida vocale per impostare il tragitto.

Un’idea semplice e geniale, sviluppata da Kinoa, una startup fiorentina fondata nel 2016 da un gruppo di giovani imprenditori e creativi, una “bottega dell’innovazione” che sviluppa progetti all’avanguardia utilizzando le tecnologie digitali. Kimap ha ottenuto premi e riconoscimenti, e lo stesso Comune di Firenze l’ha utilizzata per il suo progetto Passepartour, un kit per chi visita la città in sedia a rotelle con quattro guide con itinerari storico-artistici, per un turismo senza barriere. 

Armando Dei, Community Manager di Kinoa, a sua volta su una carrozzina, spiega l’utilità dell’app per chi, come lui, deve muoversi tra mille difficoltà: “Le città storiche toscane sono spesso difficili da percorrere per chi si sposta in sedia a rotelle; per questo parte delle loro innumerevoli bellezze rimane inaccessibile ai turisti disabili. Con Kimap, nelle città in cui lo abbiamo utilizzato (per ora Firenze, Prato e Grosseto, ndr), abbiamo identificato dei percorsi accessibili che connettono i luoghi di interesse locali, e questi con i nodi del trasporto pubblico, per ampliare il ventaglio dei luoghi raggiungibili e aumentare le occasioni di spostamento dei turisti con disabilità motoria”.

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