di Riccardo Morandi e Virginia Landi
Nasce a Roslin il primo animale frutto di clonazione, Dolly – Febbraio 1997
Nel febbraio 1997 a Roslin, in Scozia, viene annunciato sulla rivista Nature il successo della prima clonazione di un mammifero, ottenuto dalle cellule di un individuo adulto, la pecora Dolly. Quando appresi quanto accaduto ero molto piccola ma la notizia mi emozionò tantissimo; al tempo avrei tanto voluto un fratello o una sorella senza dover scomodare troppo mia madre e la clonazione mi sembrò da subito un’ottima soluzione. Dolly, la pecora di razza Finn Dorset, “figlia” del team di scienziati di Ian Wilmut e Keith Campbell ecreata al Roslin Institute nel luglio del 1996, divenne ben presto l’ovino più famoso del mondo.
Sette anni più tardi, il 14 febbraio 2003, la pecora Dolly muore a seguito di alcune complicazioni. L’animale è conservato nel Royal Museum di Edimburgo e la sua storia aprì la strada ad altri nuovi esperimenti, fra i più noti il toro Galileo e la cavalla Prometea, creati dall’italiano Cesare Galli.
La strage di San Valentino – 14 febbraio 1929
Abbinare i termini “strage” e “San Valentino” è quasi poetico, rimanda alle stragi di cuori di giovani belli e speranzosi. Apre, nella nostra immaginazione, orizzonti romantici, da film di tempi che furono, tipo “Casablanca” o meglio ancora “Sapore di Sale”. Niente di tutto questo è quello che avvenne nella città bagnata dal lago Michigan targata Blues Brothers, ovvero Chicago: un freddo giovedì sera del 1929, quattro gangster, di quelli veri, travestiti da poliziotti, fecero irruzione in un garage di North Clark Street, una strada nella parte nord vicina al lago. Lo scopo era un’esecuzione della banda rivale a quella di Mr. Al Capone (mica uno a caso): obiettivo perfettamente raggiunto, visto che le vittime scambiarono i loro colleghi realmente per poliziotti, facendosi disarmare e sostanzialmente giustiziare. Tutti morti, con più di 50 colpi a testa. Uno di loro, tale Frank Gusenberg, era ancora vivo (per poco) all’arrivo della polizia, ma alla domanda su chi gli avesse sparato rispose “nessuno mi ha sparato“. Quando si dice la professionalità.
Lancio di Facebook – 4 febbraio 2004
Siamo sicuri che quei ragazzi non lo avevano minimamente immagino. Non avevano immaginato che quella paginetta con le foto tessere, creata per far ritrovare fra di loro gli studenti di Harvard, diventasse ‘sta roba. Non avevano capito che il 4 febbraio 2004 avevano dato vita a una delle cose più potenti nella storia dei rapporti fra esseri umani. Perché se Instagram è un’enorme visione delle diapositive del mare su scala mondiale, se Twitter è l’agenzia di stampa personale attiva h24, Facebook è la conferenza stampa personale aperta sul mondo di tutti. Dal macellaio al professore, dal pensionato al politico. Tutto orizzontale, tutte le voci sono paritarie. Evitiamo, per alleggerire il box, di citare Umberto Eco, ma la rivoluzione è stata una cosa forse paragonabile nella storia del mondo all’invenzione dei lenzuoli con gli angoli, al porta carta igienica a due rotoli (chi non ce l’ha faccia questo passo), alle gomme da masticare in confettom senza zucchero. Un’evoluzione. Sì, no, forse. #Mettetelike.
Le donne ottengono il diritto di voto in Svizzera – Febbraio 1971
Febbraio sì, febbraio no. È il 1868, quando le donne di Zurigo chiedono, invano, il diritto di voto in occasione della revisione della Costituzione Cantonale. Invano come il seguente tentativo, che nel febbraio 1959 vede bocciare alle urne il progetto di legge sull’introduzione del suffragio femminile a livello federale, con il 66,9 percento di voti contrari, contro il 33 percento favorevoli. Soltanto il 7 febbraio del 1971, 53 anni dopo la Germania, 27 dopo la Francia e 26 dopo l’Italia, la Svizzera accorda il diritto di voto e di eleggibilità alle donne. La situazione si ribaltò decisamente con il 65,7 percento di voti favorevoli contro il 34,3 contrari. Un traguardo raggiunto grazie alle associazioni femminili svizzere e alla loro mobilitazione per ottenere la maggioranza del Popolo e dei Cantoni.
Fondazione di Youtube – 14 febbraio 2005
Chad Steve e Karim avevano fra i 26 ed i 28 anni in quel 2005. Dopo una breve esperienza per tutti e tre a Paypal, i ragazzi pensarono di creare un supporto online per condividere i clip delle loro vacanze con i parenti, distanti migliaia di chilometri da San Mateo, località che si affaccia sulla stessa baia di San Francisco. Non avevano idea di cosa stavano facendo: fondere la tv con il computer. Inutile parlare in termini tecnici e di funzionalità della piattaforma Youtube, detta italicamente “il tubo”, c’è solo da riflettere su come è stata rivoluzionata la nostra percezione di immagini in movimento: un passo simile alla trasposizione cinema/tv, dove quest’ultima suppliva (con i benefici dei questa espressione) al primo mezzo. Il tubo ha ribaltato gratuitamente il rapporto fra visualizzazione e visualizzatore, ma soprattutto è diventata forse l’archivio di filmati più potente che l’uomo abbia avuto a disposizione con solo una connessione. Un San Valentino rivoluzionario.