Site icon Lungarno

FRANCESCA DI LAVANDA: UNA CREATIVA RUBATA AL MONDO DELL’IMPRENDITORIA

foto: Francesco Barbani

foto: Francesco Barbani

Ebbene sì, esiste davvero chi ha lasciato tutto per fare del suo hobby la sua professione.

Una delle poche coraggiose che ha avuto il coraggio di dire “mollo tutto e cambio vita” è Francesca Ventroni, alias “Francesca di Lavanda”che ha da pochissimo rivoluzionato tutto il suo mondo per andare dietro al suo sogno color lilla, lo stesso colore che ritroviamo nei suoi capelli e nei suoi tatuaggi.

Francesca era un’imprenditrice, prima del settore turistico alberghiero e poi del commercio“avevo aperto un negozio di articoli per bambini ispirato al mondo Nord-Europeo”.

Da sempre la passione per il cucito e le creazioni personalizzate “anche lì avevo un angolo fai da te, con macchine da cucire, e l’idea di fare corsi di DYI”. Purtroppo poi la vita dell’imprenditrice è fatta anche di amministrazione:“a un certo punto ho realizzato che il progetto in cui avevo messo tutta me stessa era diventato qualcosa di molto diverso, e che per la maggior parte del tempo facevo più da passacarte che altro, e che non avevo tempo di dedicarmi all’angolo creativo”.

foto: pagina fb Lavanda Lab

Complice una separazione e la voglia di trasferirsi, nasce l’idea di Lavanda Lab: “volevo delle gonne lunghe ma non ne trovavo di carine, così ho cominciato a cucirmele da sola”. Francesca è infatti cresciuta tra bottoni, modelli, e stoffe, complice una mamma sarta. “Ho comprato la mia prima macchina da cucire nel 2004 e da lì ho iniziato con i corsi di patchwork”.

All’improvviso le sue gonne vengono notate e inizia la richiesta.

“La parte che adoro di più è la ricerca dei tessuti. Con un pezzo non realizzo mai più di due/tre gonne, quindi in ognuna c’è davvero tanta ricerca. La richiesta più strana? Una gonna con un disegno fatto a mano da mio figlio Lapo, che ha solo 6 anni ma che è già il mio piccolo aiutante!”.

Le prossime sfide?

“Mi chiedevano dove abbia il mio laboratorio, per venirmi a trovare. Allora ho pensato: ma perché non ristrutturare una roulotte color lavanda che diventerà il mio laboratorio mobile?!”.

Eh già, perché alla creatività un indirizzo fisso va sicuramente stretto!

 

Exit mobile version