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Blanket Studio: video-maker al servizio della musica

 Dalla piana del Valdarno, Lorenzo e Roberto macinano senza colpo ferire i 50 chilometri che ci separano per venire a farsi quattro chiacchiere con me. “Vediamoci a metà strada”, avevo proposto. Mi danno appuntamento alla Guerrina. Ci siamo conosciuti a uno degli incontri aperti dell’associazione Fiore sul Vulcano, che unisce musicisti e professionisti del settore nell’intento di creare reti di collaborazione; lì si erano presentati come video-maker, sotto il nome di Blanket Studio.

La loro storia inizia già qualche anno fa, “quando un gruppo di ragazzi cresciuti in Valdarno decide di investire sulla propria passione per il cinema e inizia a lavorare a progetti audiovisivi, esordendo con la web serie Hydra”. Poi la gavetta in ambito locale, realizzando reportage per eventi e collaborando a progetti di carattere sociale. Nel frattempo i componenti del gruppo – ora stabilmente due – proseguono i loro studi tra fotografia, regia, direzione degli attori.

La svolta arriva nel 2014 con la realizzazione del videoclip musicale “Delirio” dei Gatti Mèzzi” . Da quel momento, i video musicali diventano il cavallo di battaglia di Blanket Studio: negli anni successivi collaborano con interessanti artisti del panorama musicale italiano indipendente (Bobo Rondelli, Lo stato Sociale, Bowland, La Municipàl, Ex-Otago), nonché quello underground toscano (Cecco e Cipo, Handshake, Fantasia Pura Italiana).

Il loro lavoro si caratterizza per l’integrazione delle idee dei musicisti in fase di scrittura del soggetto; Lorenzo (regista) sa coniugare con saggezza riferimenti colti alla cinematografia classica italiana e internazionale (Fellini e Kubrick sono i nomi che mi sono venuti in mente guardando i suoi lavori, ma anche Bill Viola) con spunti più concreti e ironici. Roberto ne interpreta perfettamente lo spirito nella direzione della fotografia.

Oggi Blanket ha all’attivo oltre 30 videoclip e due cortometraggi; tra questi “Polvere Siamo” è stato proiettato in un evento speciale nell’ambito della 36ª edizione del Valdarno Cinema Film Festival.

 

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