Se pensate che Parc Bistrò sia semplicemente un Bistrot dentro il Parco delle Cascine, probabilmente avete sbagliato strada. Partiamo dal nome, che poi la dice tutta. Parc è l’acronimo di Performing Arts Research Centre. Un centro di ricerca per le arti performanti, quindi, che casualmente (ma forse non troppo) si trova proprio nel polmone verde di Firenze. Centro di ricerca non solo per le arti sperimentali ma anche per l’arte della buona tavola. Al piano terra di questo centro polifunzionale e poliedrico ha infatti da poco aperto anche questo punto di riferimento per la scena enogastronomica locale. E quindi sì, bistrot, ma anche caffetteria, enoteca e luogo per rilassarsi in mezzo al verde cittadino.
È infatti proprio qui che l’arte della sperimentazione incontra l’arte della buona tavola, ma anche del buon bere.
“Dopo avere seguito per oltre trent’anni il mio percorso di barman, aver seguito tante aperture”– racconta Alessandro Soltani, ideatore del concept e già patron del Caffè Sant’Ambrogio – “a un certo punto non c’era più nulla da inventare nella mixology. Ed è così che mi sono innamorato del vino. Il vino tutti i giorni cambia, cambia addirittura da collina a collina! Questo mi dà l’opportunità di sfogare la mia curiosità, seguire e selezionare le migliori bottiglie e portarle tutte nel Parc Bistrot”.
Bere bene e abbinare bene. A questo ci pensa lo chef Vincenzo che a partire dalla colazione, passando per il pranzo e l’aperitivo, fino ad arrivare a cena, si prepara ad accogliere gli avventori in questo “bosco urbano” profumato e fresco, ispirandosi agli ingredienti della ricca tradizione toscana ed alla cucina internazionale. Con cosa? Cene di pesce, ma anche pranzi estivi, passando per gli gnocchetti alla sorrentina e l’aperitivo che cambia ogni giorno.
E poi ovviamente immancabili i bar tender direttamente dal Caffè Sant’Ambrogio, e tanta musica live.
Perché il parco urbano, e il suo bistrot, vanno vissuti fino a notte inoltrata!