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I brani più ascoltati del 2019

weyes blood

Frastuoni

Nel periodo – quello estivo – in cui le uscite discografiche si liquefanno con le alte temperature, Frastuoni di questa uscita doppia, mette temporaneamente da parte il solito format con le tre recensioni per abbracciarne uno, un po’ più frizzantino, segnalando i brani più ascoltati in questa prima metà di 2019.  

Che poi brani belli non è detto che siano inseriti in dischi belli. Un conto è azzeccare un brano, un altro un intero disco. La cosa non riguarda Weyes Blood, Sharon Van Etten e Cate Le Bon, tre donne, tre dischi superbi, da cui scegliere tre brani soltanto è durissima. Con, rispettivamente, ‘Everyday’, ‘Seventeen’ e ‘Home to You’, andate però sul sicuro.  In questi mesi è uscito anche il nuovo Chemical Brothers, non tutto il disco funziona alla perfezione, ma ‘Got to Keep On’, sì. Mettetela in playlist. Rimanendo sull’elettronicoso, altro pezzo da compila è il primo singolo degli Hot Chip, ‘Hungry Child’ – consigliatissimo anche il video – e quello nuovo di Metronomy, ‘Lately’. È uscito anche un nuovo brano – non abbiamo ancora notizie di un nuovo album – dei Teenage Fanclub. Si intitola ‘Everything Is Fall Apart’ ed è ovviamente bello.  Bello, forse anche di più, è ‘Cellophane’ di FKA Twigs, al ritorno con della nuova musica dopo tre anni. Brava, bravissima è anche Aldous Harding che ha fatto un signor disco su 4AD dal titolo ‘Designer’, contenente il gioiellino ‘The Barrel’. Se amate i suoni in stile Stereolab – e sì, dovreste amarli – il brano consigliato è ‘Wise Children’ dei Vanishing Twin, tratto dall’eccellente “The Age of Immunolgy”. Il premio per la canzone più elegante di questi premi mesi è affare dei The Delines con ‘Cheer Up Charly’ e con quei fiati che entrano al quarantesimo secondo. E se vi piacciono i fiati, forse dovreste aggiungere alla vostra scaletta anche ‘Old Engine Oil’, tratta da “V”, il nuovo lavoro della nostra soul-proto-metal band preferita, The Budos Band. Si è rifatto vivo, in occasione del Pride Month, anche il buon Sufjan Stevens, la sua ‘Love Yourself’ è molto bella. Anche le Sleater-Kinney son tornate con ‘Hurry on Home’, nuova canzone che sancisce la collaborazione con St.Vincent, alla quale gentilmente chiediamo di non sciuparci le tre di Portland (patti chiari amicizia lunga, Annie). È poi il momento di darsi un tono smuovi chiappa con ‘Come Home’ di Anderson.Paak (e André 3000) e con il neo-jazz-funk di JJ Whitefield e la sua ‘White Queen’. Chiusura – perché lo spazio finisce ma troverete tutti i brani e tanti altri in un’apposita playlist sul profilo Spotify di Lungarno – con il folk raffinato di ‘UFOF’ dei Big Thief e ‘Light Years’, brano strappa-lacrime che chiude “I Am Easy to Find”, l’ultimo disco dei The National. 

Buon ascolto.

   

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