Cinema

#1 L’incubo a occhi aperti

By Rocco Gurrieri

July 02, 2019

“Filmogrammi” nasce come pura dichiarazione d’amore al cinema e alle storie. Senza schemi, ideologie, pregiudizi. Parleremo di film e quindi parleremo di tutto. Ogni mese tre recensioni per tre film di cui una vorremmo fosse scritta da voi. Vi chiediamo solo di lasciarvi andare all’immaginazione e a quel che vi fa sognare. Sentitevi sentimentali e anticonformisti, parlate solo di quello che vi piace. Scrivete lettere da innamorati* alle pellicole della vostra vita.

Radiazioni BX distruzione uomo di Jack Arnold, 1957

Un gioiello concentrato di mistero e avventura tratto da Matheson, un incubo meraviglioso, mistico, un capolavoro. Un uomo investito da una nube tossica subisce trasformazioni devastanti al proprio corpo riducendosi gradualmente di misura fino a divenire esso stesso un atomo e poi forse Dio, la totale e piena realizzazione dell’essere. Un viaggio infernale a fianco di Scott Carrey, l’impotente vittima di un assurdo scherzo del caso. Le scene memorabili, Grant Williams ridotto all’altezza d’una matita che vive in una casa di bambole e l’ispiratissimo monologo finale.

Operazione diabolica (Seconds) di John Frankenheimer, 1966

Anarchico, terrificante, Faustiano nel patto col demonio della chirurgia e della scienza, Seconds è una delle più espressive e folli opere della rinata Hollywood di metà anni sessanta. Tutto comincia con una telefonata da un vecchio amico. Diresti di no sapendo che basta recarsi a un certo indirizzo per cambiare completamente la tua vita? Arthur Hamilton non resiste alla curiosità. Realizzato assieme al genio cinese James Wong Howe alla camera, il film di John Frankenhaimer è una vera discesa agli inferi. Geniale il cambiamento puramente fisico del protagonista che da John Randolph diviene niente di meno che Rock Hudson, qui senza dubbio nella migliore interpretazione della sua carriera. Le scene culto la visione di stupro nel corridoio Escheriano e il rito orgiastico organizzato dalla comunità dei rinati per celebrare la nuova vita. Un film pazzo e feroce da recuperare assolutamente.

Climax di Gaspar Noé, 2018

Climax escein Italia il 13 giugno. Quella che è finora la più grandiosa opera d’arte di Gaspar Noé come tutte le più belle cose ha già spaccato ampiamente pubblico e critica in due. Benissimo. Danza macabra e dionisiaca, il film/acido è implacabilmente commentato da una delle migliori (forse la migliore) colonna sonora della storia del cinema – Cerrone, Moroder, Bangaelter, Aphex Twin, M.A.R.R.S, Gary Numan – ed è una festa per gli occhi. Non ci sono metri di paragone col cinema di Noé, bisogna vederlo, lasciarsi investire dall’amata ultraviolenza e divina bellezza. Una pellicola sulla perdita del controllo, sulla bestialità dell’essere. Come dice il regista, Un “film francese e fiero di esserlo”. Divertentissimo. L’eroticissima coreografia iniziale di dodici minuti e la seconda totalmente improvvisata le scene culto di questa rivoluzionaria opera techno.

* Qual è il film che più amate o che credete debba essere rivisto e apprezzato? Scrivete la vostra recensione a filmogrammi@lungarnofirenze.it e date il vostro contributo cinefilo alla rubrica! Ogni mese selezioneremo quella che ci è piaciuta di più e la pubblicheremo online.