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The digital revolution: Bright Festival 2019

Firenze ha un passato ricco e ingombrante. Appartiene ad un periodo storico, il Rinascimento, la cui eredità si respira forte a ogni passo. Ma non per questo la città ha deciso di vivere guardando indietro, anzi. È sempre più proiettata verso il futuro, per creare inedite combinazioni artistiche grazie ai nuovi mezzi tecnologici di un mondo che va a mille all’ora. Il Rinascimento del XXI secolo passa attraverso la rivoluzione digitale.

Digital art, lighting design, electronic music. Sono questi i pilastri della prima edizione del Bright Festival, dal 21 al 23 febbraio, dedicata alla community dei professionisti delle arti digitali. Di giorno, conferenze e interviste alternate a masterclass e workshop. Ma anche installazioni artistiche, esperienze visual e design interattivo. La notte invece, musica con djset e live set. Nel progetto sono previsti 30 speakers e artisti internazionali, 1500 mq di dancefloor e 80 ore di lecture e demo divisi tra la Stazione Leopolda e gli spazi di TSH Collab e Florence Out Of Ordinary (FOOO), all’interno del The Student Hotel.

HIGHLIGHTS DAY

Nella ricca programmazione spiccano alcuni incontri molto attesi. Uno di questi è la conferenza di Craig Caton-Largent, mostro sacro dell’animazione 3D che ha firmato, durante i 38 anni di carriera, gli effetti speciali di capolavori come “Jurassic Park”, “Batman” e “Ghostbusters”. L’americano, docente presso la New York Film Academy, racconterà il suo percorso e l’evoluzione del mestiere.

La linea cinematografica viene ripresa anche durante la masterclass di Luciano Tovoli, direttore della fotografia a livello internazionale, con uno studio sulle luci e sulle immagini del film “Suspiria” di Dario Argento. Nel campo della fotografia pubblicitaria ecco invece la lecture di Francesco Francia, fotografo di “Vanity Fair”, “Playboy” e “Photo World Magazine”.

Per quanto riguarda le installazioni artistiche c’è Stefano Fake, designer italiano, precursore del 3D videomapping, che partecipa alla realizzazione delle mostre multimediali di Magritte, Klimt, Van Gogh in giro per il mondo. L’innovazione e la sempre maggiore interattività nel settore museale sono al centro anche della conferenza di Mick Odelli, fondatore di Drawlight.

Per gli appassionati di musica la conferenza da non perdere è quella di Big Fish, produttore artistico dei giovani talenti di X Factor oltre che di Fabri Fibra, Gue Pequeno e Young Signorino. Il producer piemontese con un passato da beatmaker, oltre alla sua evoluzione, racconterà gli approcci e i metodi di lavoro per valorizzare i prodotti musicali.

La masterclass di Enrico Cosimi, esperto di sintesi sonora, musicista e consulente del MIUR approfondisce invece le attrezzature e i nuovi dispositivi tecnologici a disposizione per la produzione musicale.

HIGHLIGHTS NIGHT

La musica rimane al centro ma al calare della notte si passa dalla teoria alla pratica: il 22 e il 23 febbraio la Stazione Leopolda si anima con dj di alto livello.

Venerdì sera il protagonista è Derrick May con un djset capace di unire basi dance a ritmi techno e sprazzi jazz. Considerato l’inventore della techno di Detroit, il suo sound elegante è un omaggio alla scuola Motown e alla tradizione dei Kraftwerk. Sullo stesso palco segue la talentuosa boliviana Iva, a solo 27 anni già ritenuta una delle dj sudamericane più stimate. In chiusura invece tutta l’attenzione è destinata al live set di Francesco Tristano, pianista e compositore classico che sperimenta originali fusioni musicali con la techno. Il dj lussemburghese sarà spalleggiato da Ark, pioniere da oltre 10 anni, della minimal house in Francia.

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