Anche quest’anno ci siamo ritrovati con la penna in mano a fissare la lancetta dei secondi che scorreva con quel ticchettio pedante, come a volerci ricordare ad ogni battito: “Beh? La scriviamo questa lista di cose che dovrai fare?”.
Gente, è arrivato il momento di dire basta: perché fare una lista di buoni propositi che non rispetteremo mai, quando ne possiamo farne una di cattivi che completeremo alla perfezione, con il massimo dei voti?
E siccome niente ci riesce meglio del peggio, ecco alcune idee da inserire nella nostra lista dei cattivi propositi, perché se c’è una cosa che ci hanno insegnato è che non importa cosa tu sappia fare, l’unica cosa che conta è andare, fare sul serio, prendere quello che vuoi, qualunque cosa sia, anche se il prezzo da pagare è la dignità.
✔️Mangiare male e fare il dito medio passando davanti alle palestre
Due gesti che nascono da sé quasi in maniera spontanea e, come ogni cosa bella che si rispetti, creano una soddisfazione immediata che non deve essere spiegata con una qualche motivazione razionale: questo è l’appagamento dei sentimenti.
✔️ Costruire aeroplanini di carta con le deadline scritte in agenda
I fratelli Wright crearono il primo modello di aereo al mondo partendo da una trovata simile. Perché dovremmo rispettare delle scadenze se le migliori idee vengono quando ci si imbeve di comportamenti del tutto insensati?
✔️Fare finta che il saldo contabile non esista
Questo mondo che ci vuole sempre specializzati, pronti a spuntare tutte le caselle con una ✔️ o a premere veloci il pulsante per dire la risposta giusta, è corrotto. Sappiamo di non sapere e l’ignoranza è una landa fertile dove il sole non tramonta mai.
✔️Dire cose controproducenti in momenti inadatti a persone sbagliate
Le storie migliori iniziano sempre quando qualcosa va storto e più trascini nel fondo dell’assurdo la tua intelligenza più il surreale viene a galla. Lo diceva anche Umberto Eco: se il protagonista deve congiungersi al suo oggetto di valore deve prima essere, per forza di cose, disgiunto da esso. Insomma, in parole povere, finire in situazioni del cazzo rende la vita più affascinante.
✔️Lavarsi di qualunquismo e procrastinazione
L’acqua è ancora, per molte culture, un modo per passare da a situazione vecchia ad una nuova, un rito di passaggio che sancisce ciò che è stato e ciò che sarà. A noi, onestamente, di questa cosa non ci interessa assolutamente nulla. Noi vogliamo fare il bagno allo stesso modo, senza tante spiegazioni, con lo stesso sapone, quando ci va, ogni tanto o tutti i giorni, chi lo sa.
✔️Chiudere gli occhi davanti alle evidenze e convincersi che si ha comunque ragione
Jane Austen scrisse che l’orgoglio è il nostro migliore consigliere perché ci mette in più stretta relazione con la virtù di qualunque altra cosa. Accentuare la propria superbia è cosa buona e giusta.
Lo abbiamo imparato studiando epica che, spesso e volentieri, fuori ci sono molte cose affascinanti che rendono la vita eroica ed imprevedibile, ma talvolta violenta e sciagurata. Noi siamo sinceri. Non professiamo grandi conquiste, le vediamo, sì, là, all’orizzonte, che ci chiamano, ma noi guardiamo un attimo indietro e pensiamo: “Quanto è bello il mio orticello? Ora torno a casa e mi mangio la mia minestrina riscaldata”.