Da oggi il pollo fritto del Kentucky Fried Chicken arriva a Firenze: al centro commerciale “I Gigli” si potranno finalmente assaporare le ali di pollo fritte del Colonello Sanders.
Una delle cose più belle di questa contemporaneità è che, quanto più il consumismo diventa spregiudicato, tanto più proliferano luoghi dove assorbire una quantità disastrosa di grassi saturi.
Noi, di questa cosa, ne siamo entusiasti.
L’origine di questa euforia è da ricercare principalmente in due motivi. Il primo è che siamo stanchi di far finta di non voler farci del male: la vita non è già abbastanza lunga? Perché rischiare di protrarla inutilmente a causa della dieta mediterranea? Il secondo motivo è che di negozi che ci sventolano frullati detox ne abbiamo già abbastanza: noi vogliamo mangiare con le mani, vogliamo il sale, vogliamo l’olio e vogliamo che siano intrisi dentro qualcosa che urli “trigliceridi”!
Quindi niente, se andate sul sito della KFC vedrete che vi parleranno della frittura del Kentucky Fried Chicken, che a quanto pare avviene in speciali friggitrici a pressione messe a punto dal Colonnello in persona (ma chi è?), e prodotte da Henny Penny (ah… il famosissimo)!
E poi ci sono altre 12 pagine che ci spiattellano in faccia quanto tengano al benessere degli animali, all’utilizzo di materie prime, al rispetto delle norme dell’HACCP e altre cose che creano in noi lo stesso disgusto confusionale di quando abbiamo visto Homer Simpson diventare intelligente senza pennarello nel cervello: perché snaturare ciò che è orribilmente perfetto? Non abbiamo mai chiesto cibo intelligente!
Comunque, signor Colonnello e amici vari amici del KFC non preoccupatevi inutilmente: la “politica healthy” non ci ha minimamente sfiorati e siamo perfettamente concentrati, pronti a svuotare buckets di ogni tipo senza il minimo ritegno.